Proseguono gli incontri del ciclo “SGUARDI SULLA STORIA DEL TIROLO”, organizzati dalla Biblioteca Archivio del CSSEO, in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino.
Mercoledì 1 febbraio ad ore 17.30 si propone
I TRENTINI NELLA GUERRA TOTALEIncontro-dibattito con Lorenzo Gardumi
Introduce Fernando Orlandi
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Maggiori informazioni sulla pagina Facebook della Biblioteca Archivio del CSSEO
Per i docenti della scuola trentina, questo ciclo di incontri è riconosciuto quale corso di aggiornamento. Gli interessati possono richiedere il modulo di iscrizione inviando una mail a: info@ba-csseo.org
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Approfondimento
I TRENTINI NELLE GUERRE DEL FASCISMO
Quanti presero parte alla guerra d’Etiopia e su quali fronti furono maggiormente impegnati durante il secondo conflitto mondiale? Il “Censimento dei militari nella seconda guerra mondiale” a cura della Fondazione Museo storico del Trentino sul sito http://900trentino.museostorico.it. Il punto dello storico Lorenzo Gardumi della Fondazione Museo storico del Trentino.
A differenza dei risultati raggiunti sulla Grande Guerra, il livello di conoscenza raggiunto sulle guerre del fascismo e sulla partecipazione dei trentini è, per certi versi, ancora parziale. Quanti presero parte alla guerra d’Etiopia e su quali fronti furono maggiormente impegnati durante il secondo conflitto mondiale? Quanti furono i soldati trentini e quali esperienze compirono nel decennio compreso tra il 1935 e il 1945? Quanti i caduti, i feriti, gli ammalati? E ancora quanti i prigionieri, gli internati o coloro che aderirono alle organizzazioni militari e lavorative nazifasciste o animarono le diverse Resistenze? Sono domande che rimangono tutt’ora in attesa di risposta o sulle quali disponiamo di cifre indicative, ma che non danno il senso della complessità e contraddittorietà delle diverse esperienze.
Il Censimento dei militari nella seconda guerra mondiale, a cura della Fondazione Museo storico del Trentino (http://900trentino.museostorico.it/I-militari-trentini-nella-seconda-guerra-mondiale), attualmente in corso d’opera, intende rispondere a questi interrogativi. Disponibile online e continuamente aggiornata, la ricerca è riuscita a rilevare il curriculum militare (e non solo) di circa 16 mila trentini (15.798) che vestirono l’uniforme del Regio esercito in quegli anni. Si tratta di un bacino d’informazioni e di dati di notevole importanza, in grado di fornire un quadro oggettivo di riferimento preliminare a qualsiasi ulteriore studio e approfondimento. Sulla base degli elementi a disposizione, è possibile affermare che una parte cospicua dei coscritti trentini è arruolata e presta servizio specialmente in alcune divisioni. Seguendo l’itinerario operativo di queste unità è possibile dare riscontro di quella che potrebbe essere stata l’odissea dei trentini nei vari conflitti bellici dell’epoca.
Scopriamo così che i trentini parteciparono alle operazioni in Africa orientale inquadrati per lo più nella Divisione alpina Pusteria, la stessa che verrà poi impiegata nei rastrellamenti antipartigiani in Montenegro (1941-1942), o che, diversamente da quanto si è soliti pensare, furono dispiegati con le Divisioni Brennero e Acqui sul fronte greco-orientale e nei Balcani, mentre appare, in base agli elementi di cui disponiamo, meno consistente una loro presenza nelle unità inviate sul fronte orientale.
Se, a conclusione della ricerca, queste ipotesi venissero confermate, ci troveremmo a dover fare i conti con una sorta di «rimozione» del coinvolgimento maggioritario nella «guerra sporca» balcanica rispetto a una memorialistica che ha inteso dare risalto all’esperienza in Unione sovietica e alla ritirata dal Don piuttosto che ad altri teatri operativi come l’Africa settentrionale. E ancora, la stessa «storia della Resistenza» appare mutilata, limitata da una visione «trentinocentrica», cioè orientata a illuminare i caratteri del movimento partigiano locale, sottostimando invece quella che è stata l’adesione alla guerra di liberazione in altre vesti e in altri contesti, dall’8 settembre in poi, nelle formazioni partigiane attive in altre regioni italiane o in movimenti d’opposizione extranazionali e nei reparti del ricostituito Esercito italiano del Regno del Sud. Per quanto siano uscite anche in tempi recenti, pubblicazioni ricche di materiali e d’informazioni, ciò che manca è un racconto complessivo, unitario, in grado di confrontare le vicende dei trentini, fuori ed entro i confini regionali, dal 1935 in poi.
“I trentini nella guerra totale”