IL FIUME CHE NON C’ÈLe pietre di San Martino
Il Fiume che non c’è è la festa del quartiere di San Martino, in cui una rete di collaborazioni fra le realtà del quartiere riempie di iniziative e di vita le strade e le piazzette intorno a via San Martino. Quest’anno la festa abbraccia la vecchia cava di pietra, che ancora agli inizi del ‘900 si trovava dove oggi sorge il parco della Predara. La pietra dunque – in quanto oggetto reale, ma anche come simbolo denso di significati e implicazioni – è, insieme all’acqua, il tema, il filo conduttore delle iniziative ricreative, artistiche e culturali di questa seconda edizione della festa.La giornata di festa inizia nel pomeriggio con l’animazione dedicata ai bambini (giochi, spettacoli e merenda), le iniziative culturali e le attività artistiche, fra cui un concorso di pittura a tema (dalle 10.00). Dal tardo pomeriggio i ristoratori di San Martino “invaderanno” la strada, sarà possibile assaggiare specialità di cucine diverse, dai tipici piatti trentini fino alla cucina straniera, nel pieno rispetto delle diverse identità del quartiere. La sera, a partire dalle 20, apriranno le “cave”, sei punti dislocati nel quartiere in cui si esibiranno artisti locali e di fuori regione. La festa si concluderà intorno alle 23 al Parco della Predara, per il gran finale e l’arrivederci al prossimo anno.
Dalle 10.00
Parco della Predara
· CONCORSO PITTORICO “CAVA L’ARTE”Un’occasione per pittori e disegnatori di esprimersi liberamente sul tema della cava, della pietra che quest’anno caratterizza la festa. La circolazione delle energie creative unita all’ incontro con gli altri saranno lo scenario del concorso.
– dalle 15.00 accompagnamento musicale con Luca Cattani
· PUNTO LIBRI – a cura della Fondazione Museo Storico
DALLE 15.00
Via della Predara
· MOSTRA FOTOGRAFICA E ANIMAZIONE PER BAMBINI:
– “UN RIONE UN ASILO” mostra fotografica c/o il circolo anziani. A dell’Ente San Martino – “RICICLANDO L’ARTE” laboratorio per bambini. A cura della scuola per l’infanzia San Martino – “UN FIUME…DI CREATIVITÀ” laboratori e giochi per bambini dai 5 ai 10 anni. A cura della cooperativa Arianna – “IL GIRO DELL’ACQUA” gioco per bambini. A cura di WWF e cooperativa Quater– MERENDA per tutti i bambini. A cura del Comitato Feste San Martino
Via San Martino
· CON-TATTO CON L’ARTELoris Oberrauch – Realizzazione di una scultura
Via San Martino, 64
– Libreria/giardino a cura di Francesco Lorenzi e Flavio Palermo – Mostra di ANNA MARTANI, pittrice (via San Martino, 66) – Mostra di FLAVIO PALERMO, architetto – Recensioni di libri e commenti sugli autori a cura del cabarettista NICOLA SORDO– Video e fotografie di FABRIZIO CONTINO GRAVANTES e SUSANNA BARBACOVI
a cura di RILEGGO
– Performance di un gruppo di writers di TRENTOMASSIVE su pannelli attrezzati – Performance di un gruppo di BALLO HIP POPa cura dell’AREA
DALLE 17.00
Via San Martino, 35 – SEDE ARCI
– Palloncini, zucchero filato, truccabimbi e laboratorio musicale realizzati da FRANCESCO CIMA e ARCI EMUS. A cura dell’Arci del Trentino
– Laboratorio di bigiotteria per bambinia cura di Biasior Arte e Gioielli. A cura di BIASIOR Arte Gioiello – Largo Carducci, 24
DALLE 19.00
RISTORO DEL BORGOApertura dei punti di ristoro
DALLE 20.30
SERATA ARTISTICA
Il Fiume che non c’è tocca, quest’anno, la vecchia cava, che ancora agli inizi del ‘900 si trovava dove oggi sorge il parco della Predara. La pietra dunque – in quanto oggetto reale, ma anche come simbolo denso di significati e implicazioni – è il tema, il filo conduttore delle iniziative culturali e artistiche di questa seconda edizione del Fiume che non c’è. In ossequio alla cava, il Fiume si fa esso stesso greto sassoso, svelando così un nascosto e multiforme tesoro di “pietre”: pietre grezze, pietre scartate, pietre levigate e preziose, pietre su cui (o con cui) costruire, pietre di paragone, pietre di intralcio, pietre da scagliare infine in metaforici stagni.
AllestimentoIl Funambolo, in collaborazione con alcuni degli artisti della propria rete, trasformerà sei scorci caratteristici di via San Martino e del parco della Predara in altrettante postazioni artistiche, ovvero cinque cave (d’aria, d’acqua, di luce, di parole, di pietra) e un palco principale nel prato della Predara. L’allestimento si basa essenzialmente in proiezioni di grande formato (alcune surreali, altre basate sul materiale storico raccolto), su scenografie realizzate per l’occasione e di luci che esalti l’aspetto suggestivo della strada.
Postazioni artisticheLe esibizioni previste per Il fiume che non c’è sono di genere e tipologia molto differente fra loro: si va dalla musica al teatro, dal jazz alla musica popolare, da affermate band di fuori regione a giovani gruppi locali. Ecco nel dettaglio le diverse “cave” artistiche:
La cava d’aria Mishima Suicide (Riva del Garda) Jazz e sperimentazione in una serie di micro concerti per sax ed elettronica e poi in duo, trio e quartetto, in cui il pubblico diventa protagonista. Moskowitz (Trento)Un trio che interpreta la figura del clown in modo moderno: niente torte in faccia ma un umorismo espressivo che piace ad adulti e bambini.
La cava d’acqua Tavernicoli (Vicenza) Folk psichedelico con profonde pulsioni tribali, un assalto di chitarre acustiche e percussioni che parte dalla forma canzone etnica per ricostruirsi in ambientazioni schizofreniche e claustrofobiche. La Nuda Compagnia (Trento)La storia e le storie del quartiere, fra teatro e documentazione, con un pizzico di ironia: la cava d’acqua diventa la sorgente del fiume che non c’è.
La cava di luce Lu NanniOrcu (Liguria/Trentino Alto Adige/Puglia) Canti tradizionali che riaffiorano dalle profondità delle terre di Puglia. La memoria popolare dei borghi, delle cave e della terra. La Nuda Compagnia (Trento)La storia e le storie del quartiere, fra teatro e documentazione, con un pizzico di ironia: in questa cava si estraggono le luci e le ombre di un intero quartiere.
La cava di parole Cesco e Toni Acoustic Duo (Trento) Due chitarre, due voci, e un repertorio di ballate acustiche.Mundo Afora (Trento)
Un repertorio che attinge alla tradizione ritmica brasiliana e si apre al reggae, alla rumba catalana e all’etno-pop. Alla basa l’idea di cercare altri suoni, per proporli poi esclusivamente con strumenti acustici.
La cava di pietra La cava: estratti letterari con Andrea Caltran e Mara PieriA cura del Funambolo, uno studio sulla cava: le storie, le suggestioni, le memorie, le condizioni di lavoro. Una cronaca del sottosuolo per estratti, citazioni e riletture.
Il Parco Groove’s Buddies (Trento) Fra Blues, Jazz e Funky, un gruppo giovanissimo che fa del feeling musicale e umano il proprio punto di forza. Trip-lo (Bologna) Avantgarde Jazz da Bologna, in trio con sax alto, chitarra e batteria. Improvvisazione e composizioni sperimentali per un concerto fatto di ritmo e qualità. Pasticcio Meticcio (Genova)Musica sradicata, sonorità e ritmi che si mescolano e si fondono, con il riferimento costante ai suoni dell’est Europa.
“Il fiume che non c’è”. Festa del borgo di S. Martino