Proiezione del film "Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri"

28 Novembre 2019 ore 18:00

La Fondazione Museo storico del Trentino invita alla proiezione del film 

VIAGGIO IN ITALIA
LA CORTE COSTITUZIONALE NELLE CARCERI
di Fabio Cavalli
Una produzione Clipper Media con Rai Cinema
(Italia, 2019, 87′)

Intervengono:
Daria de Pretis, giudice della Carta Costituzionale della Repubblica italiana
Sandro Lombardi, commissario del Governo per la Provincia di Trento
Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino 

Sette giudici della Corte Costituzionale incontrano i detenuti di sette Istituti penitenziari italiani: Rebibbia a Roma, San Vittore a Milano, il carcere minorile di Nisida, Sollicciano a Firenze, Marassi a Genova, Terni, Lecce sezione femminile. Ad accompagnarli, l’agente di Polizia penitenziaria Sandro Pepe.
Per la prima volta dalla sua nascita, nel 1956, la Corte costituzionale – giudice delle leggi e non delle persone, anche se le sue decisioni incidono profondamente nella vita delle persone – decide di entrare in Carcere. Il Viaggio inizia a Rebibbia, con la partecipazione di 12 giudici e del Presidente Giorgio Lattanzi, alla presenza di 220 detenuti, pubblico e autorità istituzionali. Una diretta streaming consente di “esserci” anche a undicimila detenuti di altre carceri d’Italia, per seguire un incontro assolutamente inedito, che non ha precedenti nel mondo.
Il film è il racconto dell’incontro tra due umanità, entrambe “chiuse” dietro un muro e apparentemente agli antipodi: da un lato la legalità costituzionale, dall’altro lato l’illegalità, ma anche la marginalità sociale. Attraverso la fisicità, l’ascolto, il dialogo, il Viaggio diventa occasione di uno scambio reciproco di conoscenze, esperienze, e talvolta di emozioni. Ma è anche la metafora di un linguaggio che non conosce muri, e che anzi li attraversa, perché è il linguaggio (ritrovato e condiviso) della Costituzione, la casa di tutti, soprattutto di chi è più vulnerabile. L’incontro sarà destinato a cambiare lo sguardo dei protagonisti, non senza ricadute sulla loro quotidianità di donne e di uomini.

Ingresso libero.

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