La mostra – realizzata nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario della Grande Guerra – grazie al supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Trieste, in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio di Trento e la cooperativa La Collina – indaga le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto e le condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella prima guerra mondiale. La ricerca critica e la scelta delle opere selezionate – tra cui Otto Dix, George Grosz, Mario Sironi, Giacomo Balla, Giulio Aristide Sartorio Italico Brass, Aldo Lugli, Arcangelo Salvarani, Giacomo Federico Quarenghi, Fortunato Depero, Giuseppe Scalarini – indagano lo “choc” che questa guerra determina nell’arte accademica e “alta”, così come nei furori interventisti: al fronte, davanti alla morte di massa, i cosiddetti “pittori-soldato” cambiano radicalmente atteggiamento e pittura. È evidente la lacerazione, il taglio di coltello (di baionetta) che attraversa l’arte di quei decenni, il trauma subìto, la rottura che gli anni della guerra determinano nella coniugazione estetica.
VISITE GUIDATE GRATUITE:
Domenica 30 agosto 2015, ore 15.00 Sabato 5 settembre 2015, ore 15.00 Domenica 6 settembre 2015, ore 15.00
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Ideazione e curaPiero del Giudice
Direzione progettoFondazione Museo storico del Trentino
Organizzazione e amministrazioneLa Collina, cooperativa sociale onlus
Progetto grafico Michele GalluzzoIlaria Roglieri
Photo editing Massimiliano Pace, Trousse PublishingDavide Clematide, ADV
AllestimentoStudio Hypereden + Blumo, Milano