Luci e ombre della ricostruzione in Trentino nel secondo dopoguerra. Si scopre una realtà contraddittoria attraverso la testimonianza di Rino Battisti, sindacalista che si dedicò all’organizzazione degli operai dei cantieri idroelettrici delle Giudicarie e grazie alla documentazione di archivio. Da una parte il Trentino degli anni Cinquanta, scenario di imponenti lavori di costruzione delle grandi opere idroelettriche, necessarie a soddisfare i crescenti bisogni energetici di un’Italia in piena ricostruzione. Dall’altra le conseguenze di questa crescita selvaggia: l’impatto ambientale di queste opere che mutarono il volto di molte valli trentine, ma soprattutto le durissime condizioni di vita dei lavoratori provenienti da tutta Italia. In queste pagine se ne ricostruisce la vicenda umana, dai tentativi di far valere i propri diritti alle vittorie ottenute, dalla dimensione nazionale del fenomeno al silenzio della politica trentina in merito.
Mattia Pelli, nato nel 1971 a Pully (Svizzera), si è laureato nel 1999 in Storia contemporanea all’Università di Bologna con la Professoressa Mariuccia Salvati. La sua tesi dal titolo “Gianni Bosio e Movimento Operaio” ha vinto nel 2000 il premio nazionale per giovani storici dedicato a Nicola Gallerano. Giornalista, ha lavorato per quattro anni come redattore a Radio Dolomiti ed è ora collaboratore del quotidiano l’Adige.