Lo spaccato di vita di un giovane barbiere rivano e della sua generazione: dall’archivio di famiglia emergono foto, cartoline, lettere, appunti di diario, documenti. Tessere che unite l’una all’altra creano il puzzle vivido e realistico di un’epoca storica, gli anni a cavallo dei secoli XIX e XX. Si passa così dall’autobiografia dell’uomo comune, protagonista e spettatore delle tante vicende della Storia, all’autobiografia di una comunità, in un tempo dove la normalità sembra non esistere più.
Gianluigi Fait si è occupato di storia politica e sindacale. È stato responsabile dell’Archivio della scrittura popolare e ha curato gli atti di alcuni seminari (con Camillo Zadra, I luoghi della scrittura autobiografica popolare, Rovereto 1990; Deferenza Rivendicazione Supplica: le lettere ai potenti, Treviso 1991). Ha curato, inoltre, il volume Sui campi di Galizia (1914-1917): gli italiani d’Austria e il fronte orientale (Rovereto 1997). Nella collana del Museo ha pubblicato Una generazione di confine: cultura nazionale e Grande Guerra negli scritti di un barbiere rivano e ha curato i primi due volumi, nonché il decimo di “Scritture di guerra”.