Il titolo terribilmente allusivo, intende invero segnalare una ben diversa, eroica, battaglia per un ideale artistico a lungo inseguito. L’autobiografia del pittore Francesco Ferdinando Rizzi, nato a Campitello di Fassa nel 1868 e morto a Grainau nel 1952, è una vasta e quasi mostruosa ricostruzione, in cui tutta la sua multiforme vita è riordinata sotto il segno della conquista dello status di pittore accademico. È il racconto agiografico di un artista povero e autodidatta, ostacolato nell’ascesa dalla disuguaglianza sociale, ma certo del proprio valore. Dentro questo impianto narrativo ci sono pagine straordinarie sulla vita dell’infanzia povera delle valli ladine, sull’emigrazione stagionale e minorile nel vicino Sudtirolo, sugli anni di apprendistato come pittore-decoratore in viaggio per tutta Europa (dall’Inghilterra alla Boemia, dalla Svizzera a Venezia).
Luciana Palla si occupa della storia delle comunità ladine e della Grande Guerra in area alpina. Ha pubblicato fra l’altro, I ladini fra tedeschi e italiani (Venezia 1986); Fra realtà e mito: la Grande Guerra nelle valli ladine (Milano 1991). Per i tipi del Museo storico ha pubblicato Il Trentino orientale e la Grande Guerra (Trento 1994) e ha curato i volumi: Mein Kampf um die Kunst: autobiografia di Francesco Ferdinando Rizzi (Trento 1998); Opzioni guerra e resistenza nelle Valli ladine: il diario di Fortunato Favai: Livinallongo 1939-1945 (Trento 2000); Scritture di guerra, n. 6.