Dopo aver vissuto la Grande Guerra Anna Menestrina pensava di aver già affrontato il peggio che la vita potesse riservare. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale si ritrova come molti trentini ad affrontare il periodo bellico come una replica del precedente: i razionamenti dei beni di prima necessità, le tessere annonarie, gli sfollamenti e la requisizione di case e di beni, perfino la stessa guerra sul fronte russo. Ma il 2 settembre 1943 spezza questa certezza: il primo bombardamento su Trento provoca più di duecento morti, introducendo l’incubo della guerra aerea, che non risparmia nessuno. E in Anna, come nel resto della popolazione, si fa strada la sconcertante consapevolezza di una nuova tragedia, che rende la vita umana un ”assurdo mistero”.
Anna Menestrina (Trento, 1883-1964), militante del movimento cattolico femminile, collaborò al quotidiano di Alcide De Gasperi. Dopo la Grande Guerra, trascorsa a Trento come segretaria della Croce rossa, divenne presidente delle donne di Azione cattolica. Scrisse per molte riviste cattoliche e due romanzi per giovinette.