L’Università degli Studi di Trento, in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, invita al seminario
TRENTODUEMILATRENTOProve di sviluppo tra attori e registi della scena urbana, riflessioni sulla città presente e sugli scenari futuri, sperimentazioni, progetti, proposte, visioni
Apertura di salutoStefano Graiff, Vicepresidente della Fondazione Museo storico del Trentino
Conversazioni Paolo Biasioli, Assessore all’Urbanistica del Comune di Trento Alberto Winterle, Commissione cultura architetti trentini Ugo Bazzanella, Presidente Citrac Giorgio Antoniacomi, Responsabile Piano strategico di Trento Melchiorre Redolfi, Presidente della Circoscrizione Centro storico/Piedicastello Ugo Morelli, Trentino School Management Claudia Battaino, Giovanna Massari, Giuseppe Scaglione, Università degli Studi di Trento Josè Madrigal, Università Pessoa OportoAlessandro Franceschini, Casacittà
Moderatore: Luca Malossini, Corriere del Trentino
Interverranno gli allievi del quarto e quinto anno del corso di laurea Architettura/Ingegneria edile dell’Università di Trento.
«I mutamenti del paesaggio e delle nostre città – commenta Giuseppe Scaglione, docente di urbanistica alla Facoltà di Ingegneria e responsabile del progetto – sono sempre più spesso argomento di forte attualità che coinvolge l’opinione pubblica, soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando. Alle difficoltà economiche, sociali e monetarie, segue infatti anche un’inevitabile “crisi dell’urbanistica” e dei modelli di vivere e abitare il sempre minore spazio urbano disponibile. Il lavoro che abbiamo svolto nell’arco di tre anni nell’ambito della Scuola di Progettazione della Facoltà di Ingegneria prefigura una città-territorio articolata e policentrica intorno al capoluogo».
Alcuni spunti dai lavori degli studenti per la Trento di domani: contenimento dell’espansione urbana, maggiore qualità e diffusione di spazi pubblici, piazze, parchi e aree verdi, rottamazione urbanistica di aree degradate e quartieri senza qualità e ad alto “consumo energetico”. Ma anche la restituzione all’Adige del suo ruolo di grande cordone naturale della città e l’eliminazione dell’effetto periferia, puntando sulla costruzione di nuove e suggestive città-paesaggio.
L’incontro è il primo di una serie di appuntamenti in vista della seconda edizione di ALPS, la Biennale del paesaggio alpino ideata dall’ateneo trentino, e in programma per il prossimo autunno. L’edizione di quest’anno punta alla ambiziosa definizione di un modello di città futura di qualità, che parta dal modello alpino e che qui trovi un luogo concreto di sperimentazione con la istituzione definitiva di T.A.L.L. (Trentino-Altoadige Advanced Land-scape-habitat Lab), un Laboratorio internazionale di studi e ricerche in grado di studiare i fenomeni e le potenzialità dell’area alpina e le ricadute sul nostro habitat dei prossimi anni.