Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943 Adolf Hitler e i gerarchi nazisti stabilirono di aggregare in un’unica entità amministrativa le tre province di Belluno, Bolzano e Trento. Nasceva, così, la cosiddetta Zona d’operazione delle Prealpi o Alpenvorland. Per poco più di un anno e mezzo questo territorio fu sottoposto al diretto controllo tedesco. L’Autore, non nuovo a indagini sul periodo del secondo conflitto mondiale, partendo da ciò che è stato scritto sulla Resistenza nelle tre provincie e tenendo presente le peculiarità etniche, sociali e politiche, caratteristiche di una terra di confine, indaga le forme di opposizione alle politiche naziste per ricostruire quello sguardo d’insieme che ancora mancava e per sollecitare a un nuovo confronto storiografico sull’argomento.
Lorenzo Gardumi lavora presso la Fondazione Museo storico del Trentino. I suoi interessi di ricerca si sono incentrati soprattutto sul periodo della seconda guerra mondiale, indagando, fra gli altri, quegli aspetti legati alle stragi di civili nella fase finale del conflitto. A questo tema si collega il suo volume Maggio 1945: «a nemico che fugge ponti d’oro»: la memoria popolare e le stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme (Trento 2008).
Premessa
Introduzione
CAPITOLO PRIMO: Una Resistenza europea?
CAPITOLO SECONDO: La Resistenza italiana
CAPITOLO TERZO: Le Resistenze nell'Alpenvorland
APPENDICE
Riferimenti bibliografici
Elenco acronimi
Indice dei nomi