Parlare di Cina evoca da sempre sentimenti contrapposti: da una parte la percezione del fascino evocato da qualcosa di misterioso e dall’altra il senso di minaccia nei confronti di una presenza ingombrante. Parlarne in un numero di Altrestorie può sembrare ambizioso, ma il tributo dedicato a questo grande e discusso Paese dell’Oriente trova le proprie ragioni in un progetto editoriale che la Fondazione Museo storico del Trentino sta seguendo da tempo: la pubblicazione del racconto fotografico del viaggio compiuto nell’ottobre del 1955 da una delegazione italiana guidata da Piero Calamandrei e composta da importanti figure di intellettuali dell’epoca. Un mese all’insegna di incontri ufficiali, visite e spostamenti attraverso il Regno di Mezzo che attirava delegazioni da tutto il mondo, curiose di penetrare i segreti di un’esperienza per tanti versi straordinaria. Le porte d’Oriente si aprivano allo sguardo curioso dell’Occidente e al tempo stesso la neonata Repubblica popolare cinese, sorta nel 1949, cercava di accreditarsi presso i più importanti Paesi europei. Calamandrei stesso volle rielaborare e restituire i contenuti di questo viaggio curando un numero speciale de Il Ponte, la rivista da lui fondata e diretta. “La Cina di oggi”, questo il titolo del numero monografico, uscì l’anno stesso della sua morte, il 1956. La vita terrena di uno dei padri della Costituzione italiana si chiudeva così con un atto di apertura incondizionata nei confronti di una nuova realtà, quella cinese, indagata anche per soddisfare la sua grande fame di conoscenze (rt).
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