Stessa terra d’origine (Sacco, Mori, Val di Gresta e Riva del Garda) ma tanti modi per testimoniare la propria drammatica esperienza di esilio. Attraverso diari e memorie, in poesia o canzone, nove donne raccontano la vita dei profughi trentini durante la prima guerra mondiale: dallo sfollamento forzato verso la Moravia e la Boemia fino allo squallore della vita nelle cosiddette “città di legno”.
Quinto Antonelli è responsabile dell’Archivio della scrittura popolare al Museo storico in Trento. Nella sua ampia produzione a stampa si è occupato della formazione nel senso comune (Fede e Lavoro. Ideologia e linguaggio di un universo simbolico, Trento 1981), dell’immaginario folklorico (Storie da quattro soldi, Trento 1988), di storia delle scuola e dell’alfabetizzazione (Per una storia della scuola elementare trentina, Trento 1988 e A scuola! A scuola! Popolazione e istruzione dell’obbligo in una regione dell’area alpina secc. XVIII-XX, Trento 2001). Molti dei suoi studi vertono naturalmente sulle scritture “minori” (con Egle Becchi ha curato Scritture bambine: testi infantili tra passato e presente, Roma-Bari 1995) e popolari. Numerosi sono i volumi da lui scritti e curati per le edizioni del Museo storico in Trento.
Diego Leoni ha svolto molte e diverse ricerche sulla storia sociale del Trentino, studiando in particolare le due guerre mondiali. Con Camillo Zandra ha pubblicato La città di legno: profughi trentini in Austria 1915-1918 (Trento 1981) e ha curato il volume La Grande Guerra: esperienza, memoria, immagini (Bologna 1986). Con Fabrizio Rasera ha curato Rovereto 1949-1945: frammenti di un’autobiografia della città (Rovereto 1993) e con Quinto Antonelli e Fabrizio Rasera, La città mondo: Rovereto 1914-1918 (Rovereto 1998). Per i tipi del Museo storico ha curato con Patrizia Marchesoni i volumi Le ali maligne, le meridiane di morte: Trento 1943-1945: i bombardamenti (Trento 1995), Lo sguardo del sapiente glaciale: la ricognizione aerofotografica anglo-americana sul Trentino (1943-1945) (Trento 1997), La macchina di sorveglianza: la ricognizione aerofotografica italiana e austriaca sul Trentino: 1915-1918 (Trento 2001) e, ultimo in ordine di tempo, con Quinto Antonelli, Il popolo scomparso (Trento 2002).
Aldo Miorelli, insegnante di lettere nelle scuole medie inferiori, da anni conduce ricerche in collaborazione con il Museo storico in Trento e il Museo storico italiano della guerra di Rovereto occupandosi in particola modo della partecipazione dei trentini alla prima guerra mondiale. È redattore della rivista “La Giurisdizione di Penede”. Per il Museo storico in Trento ha contribuito al volume Monumenti della Grande Guerra e al volume 5 di Scritture di guerra.
Nicoletta Pontalti ha insegnato materie letterarie nelle scuole medie inferiori. Dal 1986 è responsabile del Laboratorio didattico del Museo storico, dove si occupa di didattica della storia (del Novecento, in particolare). Fa parte del direttivo del LANDIS (Laboratorio nazionale di didattica della storia). È autrice, con Pina Pedron, di testi rivolti alla scuola media inferiore e superiore, in cui si affrontano alcuni nodi problematici di particolare rilevanza storiografica e formativa.