Nella ricostruzione del primo conflitto mondiale proposta dall’Autore le memorie di famiglia s’intersecano con il racconto più ampio e tragico di un gruppo di giovani studenti trentini. E così, gli appunti di guerra di Pio Gentilini e di altri suoi compagni compongono un nuovo frammento di quel mosaico pubblico, in fieri, dei protagonisti sommersi di una delle più atroci carneficine del Novecento. L’Autore, disponendo di un numero limitato di documenti, fotografie, tracce mnestiche, ricompone alla maniera degli archeologi, spesso con ipotesi, ciò che le testimonianze, una volta accostate, sembrano voler narrare. E così attraverso le poche righe appuntate su un notes o sul retro di una fotografia, o più ampi passaggi tratti da alcuni diari, riemerge la dura esperienza di guerra vissuta da un gruppo di ginnasiali, amici e commilitoni del Battaglione Südwest 7.
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Gianni Gentilini, nato a Borgo Valsugana, esercita a Trento come medico generale e neurologo. Appassionato di storia ha al suo attivo numerose pubblicazioni fra le quali: Gli statuti di Pergine del 1516 (Venezia 1994); I cibi di Roma imperiale (Milano 2004); Pasqua 1475, antigiudaismo e lotta alle eresie, il caso del Simonino (Milano 2007); Italia barbara (uno studio sull’Italia dei secoli bui con prefazione di Franco Cardini, Lavis 2008). Del 2011 è il Dizionario del dialetto valsuganotto.
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Album fotografico
Riferimenti bibliografici