Ancora una volta la Grande Guerra è raccontata in prima persona dall’uomo comune. In queste pagine trovano spazio diversi scritti autobiografici (dal diario-cronaca alla riflessione personale) di sei soldati dell’Altopiano di Brentonico. Testimonianze dirette che documentano efficacemente il tragico disordine dei combattimenti sul fronte orientale, tra Galizia Serbia e Romania, e la durezza della prigionia siberiana.
Quinto Antonelli è responsabile dell’Archivio della scrittura popolare al Museo storico in Trento. Nella sua ampia produzione a stampa si è occupato della formazione nel senso comune (Fede e Lavoro. Ideologia e linguaggio di un universo simbolico, Trento 1981), dell’immaginario folklorico (Storie da quattro soldi, Trento 1988), di storia delle scuola e dell’alfabetizzazione (Per una storia della scuola elementare trentina, Trento 1988 e A scuola! A scuola! Popolazione e istruzione dell’obbligo in una regione dell’area alpina secc. XVIII-XX, Trento 2001). Molti dei suoi studi vertono naturalmente sulle scritture “minori” (con Egle Becchi ha curato Scritture bambine: testi infantili tra passato e presente, Roma-Bari 1995) e popolari. Numerosi sono i volumi da lui scritti e curati per le edizioni del Museo storico in Trento.
Nicoletta Pontalti ha insegnato materie letterarie nelle scuole medie inferiori. Dal 1986 è responsabile del Laboratorio didattico del Museo storico, dove si occupa di didattica della storia (del Novecento, in particolare). Fa parte del direttivo del LANDIS (Laboratorio nazionale di didattica della storia). È autrice, con Pina Pedron, di testi rivolti alla scuola media inferiore e superiore, in cui si affrontano alcuni nodi problematici di particolare rilevanza storiografica e formativa.