I documenti per ricostruire la storia di un monumento edificato all’indomani della grande guerra e del suo ideatore. Una guida alle fonti dedicata alla Campana dei Caduti di Rovereto e a don Antonio Rossaro, frutto di una ricerca in archivi e biblioteche su tutto il territorio nazionale. Uno strumento per rileggere in profondità un’esperienza singolare e complessa, nata per onorare la memoria dei caduti e diventata nel tempo una realtà dedicata alla promozione della cultura della pace.
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Maurizio Gentilini (Rovereto, 1969). Sto rico e archivista, ha lavorato presso l’Archivio Diocesano Tridentino e l’Istituto Luigi Sturzo di Roma; attualmente al Consiglio Nazionale delle Ricerche, presso il Dipartimento Scienze umane e Patrimonio culturale. Ha condotto ricerche e pubblicato saggi sulla storia delle biblioteche e degli archivi, sulla storia dei partiti politici, del movimento cattolico italiano ed europeo, sulla storia del pacifismo e su personaggi come Alcide De Gasperi e Chiara Lubich. È giornalista pubblicista e collabora con numerose università e istituzioni culturali, italiane ed europee. Dal 2008 fa parte del consiglio di reggenza della Fondazione Campana dei Caduti.
Francesco Samassa (Pordenone, 1963). Laurea e dottorato in Architettura. Esperto nel settore degli archivi di architettura del ‘900 (Censimento provinciale degli archivi di architettura per la Soprintendenza archivistica della Provincia Autonoma di Trento, fondi Giancarlo De Carlo all’AP-IUAV di Venezia, Luigi Figini e Gino Pollini al Mart di Rovereto, Gae Aulenti alla Fondazione Aulenti di Milano, Cesare Leonardi all’AACL di Modena), ha lavorato più in generale al riordino di archivi di persona, di famiglia e di enti. Membro del comitato scientifico dell’associazione Associazione Archivio Cesare Leonardi (AACL). È autore di vari interventi e contributi dedicati a lavori archivistici e scritti di carattere biografico (tra queste le voci Giancarlo De Carlo e Gae Aulenti per il Dizionario biografico degli italiani Treccani).