Ricordi, tanti ricordi tutti messi da parte, magari conservati come le cose più care in un cassetto della memoria che si può aprire ogni giorno, come il primo del cassettone dove sono le fotografie, le cartoline, le lettere, magari una pagella, il certificato di battesimo e di matrimonio, il foglio di congedo illimitato… e tenuti vicini per non perdere il senso della propria esistenza. Questi erano in origine gli scritti dell’articolata serie vergata da più testimoni relativa al paese di Centa San Nicolò e alla sua quotidianità del passato. Tra questi, privi di nostalgia ma carichi dell’eccitazione e dello stupore propri del gioco, sono le spiegazioni dei passatempi. Il ‹come›, il ‹dove›, il ‹con che cosa› e le ‹regole› stesse costituiscono una lente straordinaria per affacciarsi alla cultura di cui sono portatori questi ‹non più bambini› e, insieme, una provocazione alla nostra memoria che in un recesso oscuro, forse, può aver nascosto qualcosa: uno dei tanti indovinelli, oppure una delle conte, o una filastrocca, o persino uno dei semplici giocattoli fatti in casa.
Emanuela Renzetti ha insegnato antropologia culturale all’Università degli studi di Trento e ha ricoperto fra le altre la carica di presidente del Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all’Adige. I suoi interessi di ricerca si sono perlopiù concentrati sulla dialettica tra cultura dominate e cultura subalterna.
Rodolfo Taiani è responsabile dell’area editoria e servizi della Fondazione Museo storico del Trentino. Ha pubblicato diversi contributi soprattutto nel settore della storia sociale della sanità e dell’assistenza medica.
Premesse, di Cinzia Frisanco e di Stefano Pradi
Introduzione