La generazione di brentegani che prende parte alle guerre del fascismo non è molto diversa da quella che l’ha preceduta. Nel primo dopoguerra l’esistenza degli abitanti di Brentonico è ancora scandita dal duro e poco remunerativo lavoro agricolo e dalle feste religiose. L’unico elemento di novità è rappresentato dal fascismo, la cui propaganda forgia decine di giovani, infatuati della ‹modernità› e attratti da una vita ‹avventurosa›. Quest’ultima si proietta spesso sulla carriera militare, vista da molti come occasione di migliorare la posizione economica per sé e la propria famiglia. Sarà l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale a smascherare l’‹inganno› del regime, a sgretolare la fiducia che tanti vi avevano riposto e a contribuire alla crescita di un sentimento a fondamento della Resistenza.
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Lorenzo Gardumi, è ricercatore presso la Fondazione Museo storico del Trentino. I suoi interessi si concentrano sui principali conflitti del Novecento, in particolare le guerre del fascismo, l’occupazione nazifascista, la Resistenza partigiana e il secondo dopoguerra. Fra le sue pubblicazioni si segnalano Dittature di confine: Trentino, Alto Adige, Tirolo: 1935-1945 (2023) e All’ombra della svastica: la Resistenza nella zona d’operazione delle Prealpi: Belluno, Bolzano, Trento 1943- 1945 (2015).
Note introduttive
Alla conquista di un impero: la guerra d’Etiopia (1935-1940)
La guerra lontana: la seconda guerra mondiale (1940-1943)
La guerra lontana: la guerra dopo l’8 settembre (1943-1945)
La guerra in casa: popolazione civile, sfollati e… tedeschi (1940-1945)
La guerra in casa: le diverse Resistenze (1943-1945)
Le ceneri della guerra: il secondo dopoguerra e il ritorno alla democrazia (1945-1948)
Appendice biografica
Grafici
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi