Chi erano i trentini che emigrarono verso l’Argentina a partire dal 1870 circa? Quanti erano? Da quale realtà socioeconomica provenivano? Chi, fra loro, tornò in patria? Chi, invece, decise di stabilirsi nello sconfinato paese sudamericano e quale vita conobbe? A queste e ad altre domande cerca di rispondere l’Autore muovendo sulle tracce di quanti dal Tirolo austriaco mossero oltreoceano indirizzando i propri passi anche verso altre mete: il Brasile, gli Stati Uniti, l’Australia, il Canada, l’Uruguay, il Messico, il Cile e il Venezuela. Tante traiettorie, ma tutte accomunate da un’unica storia e da un’attenta ricerca che merita ulteriori approfondimenti per meglio comprendere la vicenda degli uomini e delle donne che migrarono, ma anche dei contesti che li videro partire, arrivare e talvolta ritornare. *** Renzo Maria Grosselli ha iniziato a occuparsi di storia dell’emigrazione trentina e italiana a partire dal 1981 dedicandovi numerosi volumi. In altri testi ha approfondito le tradizioni delle genti trentine e vicende relative al Trentino tra Ottocento e Novecento, quali lo sviluppo del fenomeno turistico, la rivoluzione idroelettrica, l’abbandono della montagna, la cucina e l’alimentazione. Ha lavorato come giornalista presso il quotidiano l’Adige di Trento.
Le porte aperte dell’Argentina Trentino, terra di migranti
Contesto e prime testimonianze dell’immigrazione in Argentina
Vita nelle colonie e nelle città argentine
Lavoratori trentini in Argentina «Le golondrinas, un esercito di nomadi che inseguivano l’estate» La chacra, fittavoli e mezzadri Aisempóneri in Argentina Trentini nelle miniere e nelle cave di pietra argentine Il contributo trentino alla nascita di La Plata L’Argentina, «il vero e genuino Paese dei Tirolesi»: artigiani, commercianti, professionisti e intellettuali nelle città
Appendice
Il diario di Damiano Capra di Carzano
Riferimenti bibliografici Indice dei nomi