Casaro di Miola di Pinè e patriota risorgimentale: con le sue memorie Giovanni (Nane) Sighele si racconta in questa doppia veste, che riporta alla luce l’impegno popolare per la battaglia nazionale tra Otto e Novecento. Una lotta politica contro l’egemonia cattolica e la presenza culturale ed economica delle leghe tedesche, condotta attraverso la costante affermazione della propria italianità. E fatta soprattutto di gesti concreti, come quelli realizzati dalla Lega Nazionale di Miola: la costruzione di una prima biblioteca circolare, della centralina elettrica di San Mauro e in particolare la fondazione dell’asilo infantile. Dopo gli anni della guerra e l’internamento a Katzenau, le memorie di Nane Sighele si concludono con la sospirata annessione all’Italia.
Giovanni (Nane) Sighele (Miola di Pinè, 1857-1940), casaro, militante nel partito liberale, fondò nel 1895 la sezione di Pinè della Lega Nazionale, che aprì nel 1905 il nuovo asilo infantile. Durante la prima guerra mondiale, venne internato a Katzenau. Nel dopoguerra aderì al Partito nazionale fascista e tra il 1926 e il 1928 ricoprì la carica di podestà.