Le cosiddette scritture minori rappresentano delle miniere di informazioni per ricostruire la storia linguistica di un territorio. Abbecedari, catechismi, diari di soldati ed epistolari degli emigranti sono gli strumenti privilegiati per testare di prima mano lo sviluppo dei dialetti e le varietà regionali. In particolare questo volume, attento all’italiano letterario e al tedesco tra la fine del Settecento e la Grande Guerra nel territorio trentino, dedica due sezioni all’analisi di questi materiali: nella prima si trovano testi didattici e formativi di larga diffusione, nella seconda trovano spazio i diversi generi di scrittura popolare.
Emanuele Banfi, docente di glottologia all’Università statale di Milano, è autore tra l’altro di Linguistica balcanica (Bologna 1985) e di una Storia linguistica del Sud-Est europeo (Milano 1991). Ha curato inoltre i volumi: La formazione dell’Europa linguistica (Firenze 1993); Studi di linguistica greca, 1995-1997; Percorsi socio e storico-linguistici nel Mediterraneo (Trento 1999).
Patrizia Cordin insegna linguistica all’Università di Trento. Con Luciana Brandi ha pubblicato Trasparenza e opacità nella definizione lessicale dei bambini (Padova 1990); con Emanuele Banfi ha curato il volume Storia dell’italiano e forme dell’italianizzazione (Roma 1990); con Alberto Zamboni e Vittorio Coletti Forme e percorsi dell’italianizzazione nel Trentino (Firenze 1995). Recentemente ha curato il volume Reinventare la natura, ripensare il femminile (Trento 1999).
Parte I: Italiano, tedesco e dialetti nei libri per la scuola e nei dizionari
Parte II: Varietà e variazioni linguistiche nella scrittura popolare