Il volume intende essere uno strumento di consultazione per quanti (per studio o per curiosità) vogliono avvicinarsi all’Archivio della scrittura popolare. Nella Guida se ne ricostruisce la storia più che decennale, si dà conto delle iniziative di studio e di ricerca intraprese, e in un repertorio ragionato, si descrivono i materiali conservati, individuando generi e temi. Il titolo, Scritture di confine, vuole già alludere a qualche caratteristica dei testi che si pongono spesso al confine tra scrittura e oralità, tra autobiografia e ricostruzione letteraria, tra «alto» e «basso» nella circolazione culturale. E inoltre indica nel territorio, storicamente di confine, il luogo di origine di gran parte delle scritture popolari conservate.
Quinto Antonelli è responsabile dell’Archivio della scrittura popolare al Museo storico in Trento. Nella sua ampia produzione a stampa si è occupato della formazione nel senso comune (Fede e Lavoro. Ideologia e linguaggio di un universo simbolico, Trento 1981), dell’immaginario folklorico (Storie da quattro soldi, Trento 1988), di storia delle scuola e dell’alfabetizzazione (Per una storia della scuola elementare trentina, Trento 1988 e A scuola! A scuola! Popolazione e istruzione dell’obbligo in una regione dell’area alpina secc. XVIII-XX, Trento 2001). Molti dei suoi studi vertono naturalmente sulle scritture “minori” (con Egle Becchi ha curato Scritture bambine: testi infantili tra passato e presente, Roma-Bari 1995) e popolari. Numerosi sono i volumi da lui scritti e curati per le edizioni del Museo storico in Trento.