Due donne e un ideale comune: il Trentino ricondotto all’Italia, una regione riportata finalmente all’interno della comunità nazionale. Nei primi decenni del Novecento a condividere questo sogno ci sono, fra tanti, anche Ernesta Bittanti e Bice Rizzi. La prima è la vedova di Cesare Battisti, la seconda è la sua discepola e quasi figlia di vent’anni più giovane. Questo libro si sofferma in particolare sulla vita di quest’ultima, in cui sono fittamente intrecciate dedizione privata e vocazione pubblica alla causa nazionale. Una strada difficile quella della giovane patriota, ma seguita sempre con coraggio e convinzione, anche nei momenti più drammatici. Uno su tutti è la condanna a morte da parte dell’Austria, poi tramutata in prigionia per tutto l’arco della prima guerra mondiale. Alla fine la liberazione, sua personale e della città intera, frutto della vittoria dell’Italia. Il suo compito però non finisce: l’impegno nel promuovere e radicare i valori nazionali e patriottici continuerà lungo tutto l’arco della sua vita.
Paola Antolini si è laureata nel 2005 presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Venezia. Ha sviluppato i contenuti della sua tesi incentrata sulla figura di Bice Rizzi e discussa con Mario Isnenghi nella pubblicazione Bice Rizzi: una trentina per l’Italia edita dal Museo storico in Trento.