La mostra raccoglie 44 fotografie scattate da Pierluigi Cattani Faggion all’interno dell’ex Italcementi di Trento tra il 2005 e il 2013. La mostra è suddivisa in tre sezioni, le stesse che hanno caratterizzato gli ultimi anni di esistenza della struttura, dalla chiusura definitiva alla demolizione.
‘Clinker 2005 – 2006’ racconta della fabbrica come luogo dove il lavoro non c’è più, ma dove sono ancora ben tangibili i segni del passaggio degli operai. Da un momento all’altro sembra che la fabbrica possa tornare in funzione, che sia stata abbandonata solamente il giorno prima. Eppure, in alcuni dettagli, è chiara l’inesorabile fine di ogni attività produttiva. Il lungo tubo di metallo alto tre metri, ovvero il forno rotante deputato alla produzione del clinker, il componente base del cemento, è ancora lì, spento alla fine degli anni settanta ma integro.
‘Motel 2010’ mostra come l’ex Italcementi sia diventata abitazione per i senzatetto. Collocata alle porte del centro cittadino e al contempo isolata, la fabbrica chiusa si anima di persone che la vivono, ricostruendo in essa un preciso ordine domestico. La cucina, ben rintracciabile tra le stoviglie impilate e ordinate, la camera da letto e gli oggetti del quotidiano di chi ha trovato casa negli spazi dismessi: è il caso di Jamil, ragazzo pakistano di 27 anni, due dei quali vissuti all’Italcementi. È Jamil a invitarci, a invitare il pubblico attraverso l’obiettivo, nella propria cucina e a mostrare, in piedi in uno spazio vuoto, il luogo in cui era situato il container che racchiudeva la sua camera da letto, smantellata, con tutti i suoi oggetti, nel maggio 2010.
‘2013’, l’ultima sezione, rappresenta la demolizione. Lo spazio urbano ancora una volta si trasforma e la decisione di cancellare la struttura impone un nuovo e radicale cambiamento. La demolizione è documentata gradualmente e culmina con il vuoto che caratterizza l’enorme spianata in cui sorgeva la fabbrica, visto dalla funivia. Restano le due ciminiere a testimoniare il passato.
Clinker Motel’ rappresenta un’occasione per riflettere sul destino delle tante grandi aree produttive ora dismesse, che caratterizzano le nostre città, un tempo importanti sedi lavorative e ora sempre più spesso zone problematiche. La mostra è ospitata nella suggestiva cornice de Le Gallerie di Piedicastello, a loro volta luogo di recupero urbano e poco distanti dall’area Ex Italcementi.
Inaugurazione: venerdì 10 ottobre 2014 alle ore 18.00.
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La mostra è stata ospitata a Le Gallerie di Piedicastello (Trento) dall’8 novembre 2013 al 19 gennaio 2014.
Mostra a cura diLayla Betti
Fotografie diPierluigi Cattani Faggion
Mostra realizzata con il sostegno diFondazione Museo Storico del Trentino
In collaborazione con Associazione Culturale BubamaraBIM – Adige
Con il patrocinio di Comune di TrentoOrdine degli Architetti PPC della Provincia di Trento
Un ringraziamento speciale a Giuseppe Ferrandi, Patrizia Marchesoni, Roberta Tait, Elena Tonezzer (Fondazione Museo storico del Trentino) Michele Andreatta e Alessandro Franceschini (Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento) Jamil Ahmad Michela Embriaco Lidia Manzo Luigi SegnanaMassimo Baldi, EnoValsugana