La mostra pone sotto una diversa e più approfondita luce i «rastrellamenti antipartigiani» organizzati dalle forze di occupazione nazifasciste tra l’estate e l’autunno 1944. Le operazioni di repressione attuate dai Comandi militari germanici furono dirette ad annientare le «formazioni partigiane» che, a partire dall’estate 1944, avevano messo in pericolo i collegamenti stradali e le vie di transito lungo la fascia di confine tra il Veneto e la Zona d’operazione delle Prealpi (Alpenvorland). In gioco, vi era il controllo strategico della linea di comunicazione del Brennero attraverso la quale giungevano truppe e rifornimenti dalla Germania all’esercito tedesco schierato sul fronte italiano. Tramite un percorso fotografico e cartografico, sono state poste in risalto le diverse formazioni partigiane attive e operanti nell’estate 1944. Contemporaneamente, l’attenzione si è concentrata sui reparti nazifascisti, sui singoli militari, impegnati nell’intero ciclo operativo di rastrellamento e sulla loro esperienza bellica, di fatto compiutasi sul fronte orientale e nell’Italia centro-settentrionale nei mesi precedenti. È in questo quadro che è stato inserito l’episodio di malga Zonta anche attraverso il difficile e complesso rapporto tra civili, tedeschi e partigiani sull’altopiano, nonché il tema della «memoria» legata alle varie commemorazioni dell’eccidio compiutosi il 12 agosto 1944.
Il percorso espositivo è accompagnato da video-proiezioni con filmati originali tratti dall’Archivio cinematografico dell’Istituto Luce e da una serie di riproduzioni audio-video di interviste a protagonisti, civili e partigiani, dell’epoca. Completa la mostra un video-glossario di carattere informativo e di approfondimento.
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L’iniziativa espositiva rappresenta un primo tassello del più vasto progetto di valorizzazione storico-culturale degli altopiani di Lavarone-Folgaria-Luserna relativo al periodo compreso tra la prima guerra mondiale, la seconda guerra mondiale/Resistenza e la guerra fredda. Prima tappa di un processo più allargato, inserito nel contesto del parco culturale interregionale, tra Veneto e Trentino – Piccole Dolomiti, Grandi Altopiani.
Mostra a cura di: Lorenzo GardumiCoordinamento organizzativo: Patrizia Marchesoni, Rodolfo Taiani, Lorenzo Gardumi
Progetto e realizzazione delle installazioni video: Daniela Cecchin, Matteo Gentilini, Lorenzo Pevarello Collaborazione tecnica: Massimo Nicolussi, Alessandro Pedrotti, Sonia Pinato Progetto espositivo: Studiobbs architetti associati, TrentoProgetto grafico: Designfabrik/Alessio Periotto, Rovereto
Allestimento: Wm Allestimenti, Digitalservice, Video Erre
Si ringraziano per l’aiuto e la disponibilità: Archivio di Stato di Trento, Biblioteca comunale di Folgaria, Comune di Folgaria, Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea, Museo del Risorgimento e della Resistenza-Villa Guiccioli di Vicenza, Museo storico italiano della guerra di Rovereto, Agostino Amantia, Quinto Antonelli, Vincenzo Calì, Mario Faggion, Giuseppe Ferrandi, Fernando Larcher, Patrizia Marchesoni, Andrea Michler, Veronica Nicolini, Mauro Passarin, Alberto Rella, Francesca Rocchetti, Carlo Romeo, Ezio Maria Simini, Rodolfo Taiani, Tiziano Togni, Caterina Tomasi, Guido Tomasi, Elena Tonezzer, Luca Valente, Giorgio Valmorbida.
Precedenti allestimenti:
Costa di Folgaria (TN), Maso Spilzi1° agosto – 20 settembre 2010
Schio (VI), Palazzo Fogazzaro9 aprile – 1° maggio 2011
Trento, Le Gallerie
Piazza di Piedicastello, - 38122 Trento (TN)
Da martedì a domenica, ore 10.00-18.00 | Lunedì chiuso | Chiuso il 25 dicembre | 1° gennaio aperto, ore 14.00-18.00 | Aperto durante le altre festività, salvo diversa indicazione | Ingresso libero |
Le Gallerie