Al termine dell’itinerario storico-naturalistico che da Tonadico (Primiero) porta, attraverso la Val Canali, al Prà del Cimerlo sorge un tabià documentato fin dal 1681. Utilizzato da sempre come fienile e stalla è stato restaurato dall’Ente Parco. Dal 2007, grazie alla collaborazione con il Museo storico in Trento (poi Fondazione Museo storico del Trentino) e l’Archivio della scrittura popolare, è diventato la "Frabica* delle scritture di montagna", con un allestimento permanente ed un piccolo archivio in crescita.
L’esposizione, curata da Quinto Antonelli, mette in scena le manifestazioni ordinarie, quotidiane, della scrittura popolare: le iscrizioni sulle case rurali, i graffiti, le incisioni dei pastori, che trasformano la montagna in un ambiente scritto; le scritture legate ai diversi ambiti di lavoro (l’alpeggio, il bosco) e quelle più domestiche dedicate a tramandare la memoria familiare. Dà conto, inoltre, delle scritture nate dai grandi, storici, eventi separatori (che allontanano forzatamente gli individui dalle loro famiglie e dalle loro comunità): le lettere degli emigranti; i diari e le memorie della Grande Guerra combattuta tra le rocce delle Alpi.
La Frabica* è il risultato di una ricerca più ampia condotta sul territorio e parzialmente confluita nel volume a cura di Quinto Antonelli, WABL: epigrafia popolare alpina. Tonadico (TN), Ente Parco Paneveggio-Pale di San Martino, 2006.
(*) Frabica: dial., il fabbricato rustico in muratura del maso; la casèra.