Un racconto per immagini dell’evoluzione del rapporto tra botanica e cultura visuale.
“Impronte: noi e le nostre piante” arriva in Trentino dopo il suo allestimento progettato dall’Università degli studi di Parma presso il palazzo del Governatore a Parma nel gennaio-marzo del 2024.
Le immagini dominano le nostre scelte quotidiane: dai vecchi album fotografici agli smartphone pieni di scatti digitali, il racconto delle nostre relazioni è fatto di impronte visive. Seguirne le tracce ci aiuta a rivivere emozioni, a fare ordine nei nostri rapporti con il mondo, a raccontare l’evoluzione di valori, mode e convinzioni. È stato così anche tra noi e le piante.
Come ha spiegato il curatore della mostra Renato Bruni, la mostra mira, appunto, a ricostruire la parabola temporale della relazione tra uomo e piante. L’interesse del percorso espositivo è concentrato soprattutto sulle illustrazioni moderne, quelle tecnologicamente più avanzate, capaci di allargare lo sguardo facendoci scoprire elementi che la nostra vista non percepisce da sola, dall’infinitamente piccolo all’enormemente grande.
Microscopie, infrarossi, ultravioletti, radar, immagini satellitari, time lapse, risonanze, fluorescenze offrono la cornice ideale per riflettere sui temi del nostro tempo, urgenti e improrogabili: sostenibilità, biodiversità, crisi climatica e ambientale, non sono concetti vuoti e non devono diventare parole inutilmente abusate. Servono conoscenza e responsabilità. E, storia dentro la storia, nell’esposizione sarà visibile un video dedicato alle donne illustratrici botaniche, come Maria Sybilla Merian, Elizabeth Blackwell e altre ancora, che hanno saputo e potuto, attraverso la passione, specifiche competenze botaniche e indubbie abilità tecniche, accedere, fin dal Seicento, alla pratica scientifica di pertinenza quasi esclusivamente maschile.
In mostra sarà presente anche Unseen Flora, una videoinstallazione artistica realizzata da Studio fuse* che offre una prospettiva inedita sul mondo delle illustrazioni botaniche. Attraverso una rappresentazione surreale del regno naturale, l’opera si concentra sulla pratica visionaria di scienziati e artisti britannici: Charlotte Bancroft, Beatrice Hastings ed Edmund Thorne, in cui i confini tra reale e virtuale, naturale e artificiale, sembrano essere sempre più sfumati.
Michele Adorni, Enzo Bertolini, Virginia Bianchi, Giordana Callovi, Danilo Curti, Dante Dossi, Daniela Esposito, Daniela Fermi, Nicola Franchini, Fabrizio Fronza, Elisa Guidoboni, Luca Mozzi, Veronica Nicolini, Federica Passerini, Alessandro Pedrotti, Federico Pessot, Martina Reggiani, Mattia Sansoni, Sante Centofanti, Laura Spazian, Samanta Speziosi, Irina Taiani, Fabrizio Tamè, Caterina Tomasi, Giorgia Zendri.
Brentonico, Palazzo Eccheli-Baisi
Via Mantova, - 38060 Brentonico (TN)
Orario fino al 6 ottobre 2024: martedì-domenica ore 10.30-12.30 | 15.30-18.30. Lunedì chiuso
Palazzo Eccheli-Baisi