Storie di turismo e di villeggianti in val di Non: Mendola, Alta Anaunia, Predaia

, Storie di turismo e di villeggianti in val di Non: Mendola, Alta Anaunia, Predaia

Dal: 05 Agosto 2016

Al: 29 Settembre 2016

Il percorso espositivo si divide e differenti sezioni e si occupa di vari temi.

Quando nasce il turismo in Val di Non? In quali località e per opera di chi? Da dove giungono i primi turisti, quanto si fermano e chi sono? Come cambia la valle con lo sviluppo del turismo e quale storia raccontano il passo della Mendola, l’Alta Valle e la Predaia? Quali sono le trasformazioni avvenute nel corso degli ultimi due secoli e quali le problematiche di oggi?

Il percorso espositivo si organizza in tre macro-aree suddivise secondo una scansione temporale: ciascuna di esse rappresenta una tipologia di turismo (e di turista) scaturita dalle condizioni storiche e culturali del contesto che ha contribuito a determinarla.

La prima macro-area è rappresentata dal turismo d’élite, che si evolve dalla seconda metà dell’800 fino alla Seconda guerra mondiale. Questo periodo è a sua volta suddiviso in due categorie: il turismo delle corti europee, sviluppatosi nei lussuosi alberghi della Mendola, e il turismo elitario-borghese italiano, che s’impone tra le due guerre e che sarà decisivo per la crescita del turismo nelle aree dell’Alta Valle e della Predaia.

La seconda macro-area è identificata nel turismo di massa, che comprende tutta la seconda metà del XX secolo. In questa fase risulta evidente l’omogeneità dell’offerta e della domanda turistica, entrambe contraddistinte da uno stile di vita modesto ma al tempo stesso implementato dal boom economico.

La terza macro-area è costituita dal turismo di oggi, che considera gli approcci più recenti al turismo d’Anaunia in un territorio dove è ancora forte la componente identitaria rurale della popolazione locale.

Parallelamente, sono affrontati altri temi che contribuiscono a definire la storia del turismo in Val di Non: la viabilità come elemento necessario allo sviluppo turistico del territorioil turismo religioso come vocazione tradizionale dell’area di San Romedio e non solo, la bellezza naturale del territorio come primo motivo d’attrazione per il turista.

Le chiavi di lettura della mostra sono rappresentate dal paesaggio come fonte della storia e come elemento che attrae il viaggiatore/turista. Come fonte della storia, il paesaggio restituisce i segni e le attività delle comunità che lo hanno abitato. Come prodotto dall’azienda turistica, paesaggio è ciò che l’industria del turismo vende al visitatore. Facendo uso di fonti scritte e orali, il percorso espositivo intende offrire un contributo alla ricerca per una storia del turismo in Val di Non testimoniata da documenti, fotografie, cartoline e video-interviste a coloro che hanno vissuto in prima persona il cambiamento.

Tra le principali videoinstallazioni presenti in mostra, sono affrontati i temi de “L’invenzione del turismo: da piccoli albergatori a imprenditori turistici”, de “La villeggiatura dei siori: in fuga dalla città verso la vacanza tranquilla”, de “La nascita del turismo invernale: una sfida per ampliare l’offerta”, de “Il turismo religioso: il santuario di San Romedio”, e di “Ruffrè e il passo Mendola dopo il turismo asburgico”.

* La mostra è stata precedentemente ospitata a:
– Sarnonico, presso Palazzo Morenberg, dal 27 giugno al 30 novembre 2014
– Coredo, Casa Marta, dal 12 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 

Una mostra della
Fondazione Museo storico del Trentino
Comunità della Valle di Non

in collaborazione con
Comuni di Amblar, Coredo, Cavareno, Malosco, Fondo, Romeno, Ronzone, Ruffrè-Mendola, Sarnonico, Smarano, Sfruz, Taio, Tres, Ton, Vervò, Sanzeno
Centro Culturale d’Anaunia Casa de Gentili di Sanzeno
Azienda per il Turismo Val di Non

Mostra a cura di
Barbara Widmann 

 

 

Orari

In orario di apertura del Comune

Credits

 
si ringraziano

Informazioni

Luogo
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