Dopo l’entrata in guerra del Regno d’Italia accanto alle potenze dell’Intesa nel maggio del 1915, a Katzenau (Linz, Austria) vennero internati individui asburgici di nazionalità italiana sospettati di attività irredentistiche o di spionaggio. Assieme a loro, nel campo si trovavano civili provenienti dal Regno d’Italia e da altre potenze in guerra con l’Impero austro-ungarico. Il racconto della loro prigionia è giunto sino a noi attraverso fonti autonarrative, poesie, canzoni e, non da ultimo, il periodico umoristico La Baracca. Il presente volume esamina parte di questi scritti da una prospettiva storico-culturale e letteraria, utilizzando come punto di partenza lo spazio di prigionia in cui nacquero: la baracca.
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Nicole Cucit ha ricoperto il ruolo di assistente di ricerca presso l’Istituto di Studi romanzi dell’Università di Regensburg (Germania) dal 2020 al 2024, dopo aver conseguito la laurea magistrale in Studi interculturali nel medesimo ateneo e in Lingue e letterature straniere all’Università degli studi di Ferrara. All’Università di Regensburg ha conseguito nel 2023 il dottorato di ricerca in Italianistica, con una tesi che ha dato origine al presente volume.
Prefazione
Introduzione
I Barackenlager nella politica asburgica di controllo durante la Prima guerra mondiale
Vivere e raccontar(si) lo spazio di prigionia: le baracche di Katzenau nelle fonti autonarrative
Scrivere per gli altri: umorismo e collettività ne La Baracca di Katzenau (1917-1918)
La società italiana di Katzenau
Conclusione
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi