Sono passati oltre trent’anni da quando fu pubblicato il volume miscellaneo Storia della sanità in Italia: metodo e indicazioni di ricerca, edito a cura del CISO (Centro italiano di storia ospitaliera). Il volume, espressione di un convegno di studi, segnava un’importante tappa nell’individuazione e promozione di nuove iniziative di studio in quell’area della storia sociale e culturale delle scienze mediche che aveva già registrato significativi risultati in ambito anglosassone e francese fin dai primi anni del secondo dopoguerra.
L’opera divisa in tre parti (nuovi orientamenti della storia della sanità, ricerche di storia sanitaria e orientamenti per una storia della psichiatria) suggeriva anche, nella sua parte introduttiva, un’ampia traccia di argomenti sulla cui base sviluppare le future attività di studio:
Una proposta di argomenti evidentemente non esaustiva, ma sicuramente innovativa nell’articolazione e formulazione e che ha anticipato molte delle iniziative sviluppatesi negli anni successivi.
Gli esempi da citare sarebbero innumerevoli, e non è certo questa la sede per ricordarli in dettaglio. Va sottolineato, piuttosto, come abbia contribuito a questa fioritura non solo una diversa prospettiva storiografica, ma anche quanto di nuovo si stava muovendo proprio all’interno del mondo della sanità, investito da significativi processi di riforma: primo fra tutti la legge 180 del 1978 (la cosiddetta legge Basaglia), che riformava radicalmente l’assistenza psichiatrica e la successiva normativa del 1980 che istituì il servizio sanitario nazionale.
Un episodio va però ricordato per motivare il progetto «Arsenale salute»: la pubblicazione fra il 1986 e il 1990 di un’opera in più volumi a cura dell’editore Casamassima di Udine dall’ambizioso titolo Sanità e società: un tentativo di ricostruire per quadri regionali la storia sanitaria della penisola italiana nei secoli XVI-XX. Dei sei volumi previsti ne uscirono cinque: vi sono raccontate tutte le regioni italiane ad eccezione della Valle d’Aosta, del Molise e del Trentino-Alto Adige. La storia sanitaria del Trentino risulta pertanto assente dalle grandi opere nazionali e trova qualche riferimento solo in quei contributi «locali» apparsi dai primi anni ottanta del secolo scorso (confronta per una prima rassegna, Rodolfo Taiani, «Popolazione, malattie e medicina: contributi per una storia della sanità in area trentina». Geschichte und Region/Storia e regione, a. 14 (2005), n. 1: 19-41).
Si tratta di un impegno che si vorrebbe continuare lungo un percorso di studio multi/interdisciplinare finalizzato a costruire una piattaforma di conoscenze utile in prospettiva anche alla programmazione di quegli interventi di politica sanitaria volti a rispondere efficacemente alle mutate richieste di una società in continua e sempre più rapida evoluzione.
LINK ESTERNI http://www.royal360.it/vt/parco_baldo/vt.html ALLEGATI ACCORDO_ORDINE_VERS_04072011.doc Accordo Unifarm FMST.doc Accordo programmatico tra Consultorio familiare UCIPEM e FMST.PDF Accordo programmatico APPM-FMST.pdf Accordo programmatico CRI-FMST.pdf Bando Caritro 2014_Ambiente e salute.pdf