Tra le finalità della Fondazione vi è quella, sicuramente strategica, dell’organizzazione e allestimento di mostre temporanee.Un’importante risorsa attraverso la quale valorizzare il lavoro di ricerca e di costante raccolta di documentazione cartacea, iconografica e oggettistica; uno strumento, anche, per instaurare e rafforzare le relazioni con il territorio.Lo spazio espositivo principale è rappresentato da Le Gallerie, ma molti allestimenti sono ospitati anche in altri luoghi del territorio.
Mostre virtuali
Mostra che, attraverso i disegni di Jimi Angelo Trotter, ricostruire una iconografia di Angelo Micheli Negrelli.
Una mostra realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario della Marcialonga (1971-2021), la più importante e famosa competizione di sci di fondo in Italia.
Paesaggi Forti è un progetto espositivo e di ricerca nato nel 2019 con l’obiettivo di costruire un immaginario territoriale contemporaneo per i forti austro-ungarici della Prima guerra mondiale in Trentino.
Una mostra che racconta la cieca follia della guerra e dell’egoismo umano attraverso alcune significative opere grafico-artistiche.
Una mostra che racconta la guerra attraverso l’abilità e la vena creativa di tanti caricaturisti che hanno lasciato traccia del loro lavoro nelle pagine di riviste e giornali di satira politica.
Un'esperienza artistica fatta di installazioni, opere di land art, performance, tracce audio musicali, video, foto, fotomontaggi.
Le principali esposizioni ospitate fra il 2008 e il 2022 a Brentonico, all’interno di palazzo Eccheli-Baisi. Una narrazione in dodici pannelli che parla di collaborazioni, interessi e attenzioni per le specificità del Monte Baldo.
Percorso espositivo che propone una lettura del rapporto tra cibo e paesaggio attraverso la presentazione di alcune pratiche alimentari del Trentino.
Esposizione fotografica dedicata al quartiere di San Martino a Trento negli anni Settanta: scorci quotidiani di case e cortili caratterizzati dal taglio documentario, che mettono in evidenza la metamorfosi del borgo cittadino.
Un percorso espositivo composto da quaranta caselle che si snodano sulla traccia di altrettanti temi che rinviano alle tante culture e storie di (stra)ordinari allattamenti evocate nel titolo della mostra.
Un percorso attraverso la storia delle più importanti riviste illustrate e dei suoi collaboratori, che permette di leggere come il conflitto, la guerra, il combattente, vengano interpretati e raffigurati prima, durante e immediatamente dopo la Grande Guerra.
Una mostra - allestita in occasione dei Campionati Europei di ciclismo su strada 2021 - che racconta la passione dei trentini per la bicicletta e il legame del Trentino con le due ruote.
Un percorso espositivo allestito in occasione del cinquantesimo anniversario della Marcialonga (1971-2021) per la valorizzare la storia di questo evento sportivo e per sottolineare la sua importanza, oggi, in Trentino e a livello internazionale.
Un'installazione dedicata alla storia del Monumento a Dante, al parco che lo ospita e al rapporto con altri monumenti civili eretti nel passaggio tra XIX e XX secolo.
Una mostra fotografica parlante che racconta storie di resistenza alla malattia di Parkinson.
Una mostra fotografica che racconta i paesaggi trasformati dall’uomo.Uno sguardo a volo d’uccello sulla superficie del pianeta e sui paesaggi della produzione, della distribuzione e dello smaltimento di risorse, attraverso gli occhi di talentuosi fotografi contemporanei.
Elaborata dagli storici di Auschwitz-Birkenau, la mostra prende in considerazione e analizza tutti gli aspetti legati alla storia del Campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
L’installazione “Era dicembre” ripercorre quarant’anni di questo mese denso di ricordi ed emozioni, dal 1960 al 2000.
Mostra fotografica che racconta un percorso di consapevolezza, un cammino di rinascita, un'idea di comunità.
Mostra che racconta come è stata percepita la montagna in Trentino dalla seconda metà dell’800 ai giorni nostri.
Un racconto fotografico del paesaggio alpino con l'obiettivo di "leggere, isolare, comporre e ricomporre in fotogrammi d'autore la quotidianità dei paesaggi delle 'terre alte', per trarne moniti e nuove prospettive".
Mostra che ripercorre la storia di una sala cinematografica a gestione famigliare che ha segnato il tempo libero e la vita culturale di Pergine Valsugana (Tn) tra il 1938 e il 1981.
Durante la seconda guerra mondiale in Val Passiria (Alto Adige) furono custoditi 300 dipinti dei musei fiorentini, tra cui opere di Rubens, Tiziano, Caravaggio e Botticelli. La mostra temporanea è dedicata a questa vicenda incredibile, ma quasi dimenticata, che a suo tempo coinvolse la Wehrmacht tedesca, le autorità fasciste di Mussolini e la US-Army.
Un percorso inedito per approfondire le frontiere della visione umana e scoprire che molto di quello che vediamo e pensiamo essere oggettivo non lo è per nulla.
Mostra fotografica di Alessio Franconi. Settanta scatti che ripercorrono paesaggi mozzafiato, luoghi abbandonati in posti tanto incredibili quanto inaccessibili, dove si sono combattute le battaglie dimenticate della Seconda guerra mondiale.
Oltre 60 fotografie conservate nel Centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Spilimbergo scattate prima, durante e dopo il crollo della barriera-simbolo di un’epoca. Accompagnate da testi, didascalie d’autore e video, le immagini ci raccontano di un muro che ormai non esiste più e di altri che, invece, continuano a dividere il mondo.
Un percorso espositivo che intende ricostruire le tappe significative della vita di Chiara Lubich attraverso documenti,scritti autografi, testimonianze fotografiche, video e istallazioni multimediali. La mostra racconta l’avventura spirituale, culturale e sociale di questa figura che, dal contesto trentino negli anni della seconda guerra mondiale, alle sfide del mondo globalizzato, è stata promotrice instancabile di una cultura della fraternità tra i popoli.
Un progetto artistico del fotografo Tommaso Bonaventura, sviluppato in collaborazione con la curatrice Elisa Del Prete, in occasione dei 30 anni dalla caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989).
Una videoinstallazione che ricorda la tempesta Vaia che si è abbattuta sul nostro territorio gli ultimi giorni di ottobre 2018. Un evento già entrato nella storia del Trentino per la sua portata eccezionale. Un evento che può essere accostato all'alluvione del 1966.
Iran, Birmania, Sud Sudan Libia e Siria: 70 fotografie suddivise in 5 reportages, un excursus sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante gli ultimi anni.
Mostra che racoglie i lavori dei vincitori del concorso fotografico "Wars", rivolto a tutti i fotoreporter professionisti, che con il loro lavoro rendono visibili i conflitti in tutto il mondo.
Le opere di Willie Bester dialogano con le pirografie e le sculture del duo di artisti slovacchi Mitríková & Demjanovič: storie e culture lontane si incrociano, creando rimandi e inattesi punti di incontro.
70 scatti che ripercorrono i campi di battaglia delle Alpi, dal Carso fino allo Stelvio e più in là, verso i lontani Monti Carpazi.
Un viaggio nel passato attraverso gli sguardi della gente comune.Immagini, oggetti, suoni del cinema amatoriale ci accompagnano lungo il '900.
Una mostra dedicata a Tex Willer, il più longevo personaggio del fumetto italiano creato dalla fantasia di Giovanni Luigi Bonelli e dalla maestrìa grafica di Aurelio Galleppini.
Una mostra fotografica di Alessio Romenzi, dedicata a tre città dello stato islamico distrutte dalla guerra: Mosul, Raqqa e Sirte.
Arte, storia, cinematografia, archeologia, propaganda e testimonianze a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale.
A distanza di un secolo dal compimento della Grande Romania, la cooperazione politico-diplomatica e militare realizzatasi attraverso la Legione Romena d’Italia attiva nella Penisola italiana vuole richiamare alla memoria un aspetto della collaborazione tra Romania e Italia durante la Grande Guerra, promuovendo altresì la testimonianza storica di eventi poco noti al pubblico italiano.
Mostra che ripercorre le ultime fasi della prima guerra mondiale nei territori di Folgaria e degli Altipiani cimbri.
Mostra che racconta la storia della Ferrovia del Brennero: l’avvio della rotaia, le ferrovie di guerra, il rapporto con il turismo, con l’economia, con lo sviluppo urbano, con l’architettura e con l’arte fino agli scenari presenti e futuri legati alla costruzione della nuova Galleria di Base del Brennero.
Una mostra dedicata alla Grande Guerra sul fronte italo-austriaco nel suo momento più critico e decisivo. Le ultime fasi del confitto viste dai suoi protagonisti: soldati e civili
Un percorso nelle profondità della guerra. Attraverso le fotografie di Giuliano Francesconi la mostra ci parla di paura, di fango, di fame, di sete, di freddo, degli orrori vissuti da milioni di uomini scaraventati in prima linea a scoprire un mondo severo e ignoto.
Il '68, l'anno di una generazione. Un racconto tra il contesto trentino e quello internazionale, tra il movimento studentesco e l'immaginario culturale.
Breve percorso espositivo che, per la prima volta, mostra materiali di Alcide De Gasperi non solo legati alla sua vita politica e istituzionale. Fotografie private, oggetti utilizzati nel tempo libero e conservati nella casa di montagna di famiglia in Val di Sella.
In val di Non, l’epopea idroelettrica della metà del secolo scorso ha scritto una tra le sue pagine più intense. Iniziati nel 1940, poi sospesi a causa della guerra e ripresi nel 1946, i lavori per la costruzione della diga di Santa Giustina terminarono nel 1950. La mostra racconta come è cambiato il paesaggio mentre cresceva il “muro”, come si viveva sui cantieri, in superficie e sotto terra, come nacque e come maturò l’idea di “Santa Giustina”. Fotocronaca di una storia, il percorso espositivo utilizza le immagini straordinarie dell’archivio inedito dello “Studio Ing. Claudio Marcello”, scattate nel periodo tra il 1946 e il 1954.
Un percorso storico che si svolge all’interno del Castello del Buonconsiglio alla scoperta di quegli avvenimenti storici, legati alle lotte risorgimentali e alla prima guerra mondiale, che hanno segnato la storia del Trentino fino alla sua unione all’Italia nel 1918.
L'esposizione mette in scena le manifestazioni ordinarie, quotidiane, della scrittura popolare: le iscrizioni sulle case rurali, i graffiti, le incisioni dei pastori, che trasformano la montagna in un ambiente scritto; le scritture legate ai diversi ambiti di lavoro (l’alpeggio, il bosco) e quelle più domestiche dedicate a tramandare la memoria familiare.
Due grandi manovre militari, a distanza di trent'anni l'una dall'altra, raccontano la storia di un territorio, quello della val di Non, che a causa della sua posizione geografica come terra di confine e di passaggio ha richiamato l'attenzione degli eserciti e dei generali, dei re e degli imperatori, i capi di Governo e i ministri della Guerra.
La mostra intende dispiegare la grande mappa dell’Europa dove si consumò il dramma dei trentini. Trasformati in fuorusciti, profughi, internati, combattenti nell’esercito austroungarico sul fronte orientale, soldati volontari nell’esercito italiano, prigionieri in varie nazioni, le donne e gli uomini trentini furono costretti a muoversi su un vastissimo scenario che andava dall’Italia alla Boemia, Moravia, Galizia, Serbia, Romania, fino agli sconfinati territori della Russia. Su ciò che provarono e videro i trentini scrissero lettere, diari, poesie, canzoni; scattarono fotografie; fecero disegni e quadri; raccolsero cartoline e oggetti. Un corpo memoriale complesso che trova nella mostra una sua sobria messa in scena.
Mostra che testimonia i vari passaggi della trasformazione dell'abitato di Levico da borgo prevalentemente rurale a vera e propria stazione termale.
Mostra che desidera rappresentare le continuità e i cambiamenti che, negli anni, hanno riguardato il paesaggio e l'agricoltura in Trentino.
Mostra che racconta uno dei grandi cambiamenti che investono la città di Trento nella seconda metà dell'Ottocento: l'amministrazione della giustizia e la progettazione delle carceri.
La mostra che ricostruisce il contesto in cui l'accordo De Gasperi-Gruber fu sottoscritto, ne illustra i contenuti, ne presenta i protagonisti e le loro biografie.
Breve percorso espositivo che testimonia come, fra gli anni settanta dell'Ottocento e lo scoppio della prima guerra mondiale, alcuni borghi rurali del Trentino si siano trasformati in importanti stazioni termali grazie allo sfruttamento delle fonti di acqua minerale.
Una mostra dedicata alla storia della segheria Moruzzi di Lavis: il suo avvio grintoso nel dopoguerra, le ristrutturazioni negli anni sessanta e settanta, la grande espansione e la possibilità di diventare un'impresa leader, il rapido declino negli anni ottanta.
Fotografie della zona della Predara a Trento prima dell'inaugurazione del parco, avvenuta nel 1991.
Immagini e fotografie (con didascalie e ampie descrizioni) dei sanatori di Arco.
Attraverso una selezione di grandi inchieste della Rai, le testimonianze di giornalisti e registi, da Ugo Gregoretti a Sandro Ruotolo, e i preziosi oggetti provenienti dal Museo della Radio e della Televisione di Torino, la mostra racconta per la prima volta l’evoluzione di questo genere televisivo.
Riarmati, rieducati, reinseriti, rifiutati: sono queste le quattro sezioni lungo le quali si articola questo percorso, dedicato a coloro che, al termine del primo conflitto mondiale, furono segnati permanentemente dall'esperienza bellica e quindi sospinti ai margini della società e condannati alla solitudine.
Una mostra che si occupa di differenti aspetti legati al Monte Bondone: dai primi insediamenti alla nascita del turismo, dai periodi di guerra allo sviluppo delle vie di comunicazione, dai primi impianti di risalita ai grandi eventi sportivi fino alla tappa del Giro d’Italia del 1956.
Un'installazione che desidera far conoscere il legame tra la biografia di Cesare Battisti e Trento, la città dove è nato e ha vissuto.
Una mostra che racconta la medicina tradizionale vietnamita tra tradizione e scienza, tra passato e futuro, tra natura e cultura.
Alcuni progetti architettonici dedicati alla città di Trento: ai progetti mai realizzati si affiancano proposte che forse troveranno un giorno la loro concretizzazione.
La mostra - anche grazie alle opere di Calisto Peretti, artista belga di origini italiane, che dedicò parte della propria vastissima produzione alle agghiaccianti condizioni di lavoro e di vita dei minatori - racconta i principali aspetti della drammatica vita in miniera di cui migliaia di emigrati, trentini ed italiani, furono protagonisti in Belgio nell’immediato secondo dopoguerra.
Mostra didattica che propone uno sguardo d’insieme sul paesaggio del Trentino.
Mostra fotografica di Piero Cavagna e Guido Malfer che racconta il dramma di chi ha perso il lavoro e di chi ha ritrovato serenità e dignità con questa nuova occupazione.
Trentasei immagini realizzate dal fotografo Luca Chiste e dedicate al quartiere di Trento progettato da Renzo Piano: un insieme di architetture e di spazi urbani che meritano di essere guardati con attenzione dal punto di vista estetico, sociale e paesaggistico.
Mostra che propone un percorso multimediale e interattivo di esplorazione e scoperta delle fonti orali come strumento di ricerca storiografica in Italia.
Percorso espositivo che propone una lettura del periodo 1935-1945 in un’ottica locale, evidenziando gli effetti che questo decennio produsse nelle province di Trento, Bolzano e nel Land Tirol.
45 fotografie che documentano il lavoro delle équipe mediche di Emergency in Afghanistan.
Mostra incentrata sulle condizioni psico-fisiche vissute durante la prima guerra mondiale da milioni di combattenti, dentro e oltre le fasi del conflitto e senza particolari sottolineature circa l'appartenenza a uno schieramento nazionale piuttosto che a un altro.
Percorso espositivo che racconta la storia del ciclismo in Trentino dal 1885 in poi, soffermandosi sui grandi campioni, sulle biciclette e sulle storie di ciclismo legate alla nascita di questo sport.
Mostra che si sviluppa lungo il Lago di Serraia (Tn), dedicata all'acqua come forza vitale, come energia, come risorsa attrattiva ma anche come elemento che va governato.
Mostra che racconta la vita di chi è rimasto a Trento durante la prima guerra mondiale, ma vede cambiare completamente la geografia della sua città.
Mostra realizzata nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario della Grande Guerra, che indaga le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto e le condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella prima guerra mondiale.
24 opere scultoree dell'artista trentino Ermete Bonapace.
Attraverso indicatori come l’occupazione, i consumi, la motorizzazione e il tempo libero la mostra intende cogliere il mutamento in corso in Trentino, a Trento, nei suoi sobborghi tra l’inizio degli anni cinquanta e i primi anni sessanta,
Mostra fotografica che racconta la tragedia della guerra per quello che è, entrando nella vita di chi la subisce, analizzandone i risvolti geo-politici e umani, tracciandone la continuità in 100 anni di follia.
Oggetti, videointerviste, storie che raccontano la vita in epoca comunista.
Mostra che racconta come i bambini di tutta Europa furono prima coinvolti nel conflitto e poi come questo fu loro ricordato attraverso le nuvole dei fumetti.
Percorso fotografico e informativo sulla fabbrica trentina che, in seguito all’incendio del 1978, che avrebbe potuto contaminare l’intera città
Mostra fotografica che offre per la prima volta una completa rappresentazione del paesaggio trentino alla fine del primo conflitto mondiale.
Scatti del fotoreporter Marco Longari, che desiderano stimolare una riflessione sulle dinamiche dei conflitti contemporanei e sul cammino culturale che la nostra società deve intraprendere per una loro possibile risoluzione pacifica.
Mostra che racconta la storia del ciclismo in Trentino dal 1885 al 1985.
Mostra che racconta la nascita e l’evoluzione delle ciaspole, inizialmente considerate un mezzo di spostamento utilizzato per soddisfare i bisogni di prima necessità, divenute poi una forma di divertimento e di sport invernale.
Novanta fotografie scattate da un giovane ufficiale di origini trentine, Carlo Felice Garbini, in cui scorrono le istantanee di una fra le più note e dibattute spedizioni di esplorazione di tutti i tempi: il viaggio al Polo Nord del dirigibile Italia, ispirato e condotto dal generale Umberto Nobile nel 1928.
Reportage fotografico di Paolo Sandri, che ritrae la città di Trento in un irripetibile momento di trasformazione.
Oltre 100 fotografie scattate tra il 1958 e il 1998 in paesi come la Yugoslavia, la Cambogia, Israele, il Bangladesh, il Biafra, l'Afghanistan. Ma anche un percorso narrativo e multimediale che testimonia come la guerra sia conflitto, lotta, opposizione, disperazione e miseria.
Mostra che cerca, attraverso differenti linguaggi espressivi, di trovare nuove forme produttive, stili di vita e modelli di consumo.
La mostra che racconta la storia dell'emigrazione italiana oltre Atlantico, seguendo un percorso che va dalle prime partenze sulle "carrette del mare" degli ultimi decenni dell'800, fino ai nostri giorni.
Un percorso fotografico sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante gli ultimi anni.
Un viaggio nella rappresentazione cinematografica della prima guerra mondiale dal 1914 ai giorni nostri.
La mostra che, attraverso l'esposizione di oggetti, documenti e fogli di erbario, documenta il profilo biografico di alcuni speziali e farmacisti e le loro appassionate indagini sul territorio trentino.
Percorso espositivo sulla storia del turismo a partire dalla seconda metà dell'Ottocento a passo della Mendola, nei paesi dell'Alta Val di Non e in quelli della Predaia.
Una mostra che celebra la passione dei trentini per la bicicletta, nata nel lontano ’800 con l’arrivo delle prime due ruote. Al centro dell’esposizione, la storia del ciclismo e la straordinaria vicenda umana di Gino Bartali, protagonista di tante salite e di grandi sfide sulle montagne del Trentino.
Oltre 70 storie di giovani israeliani e palestinesi raffigurate con varie tecniche espressive dagli studenti dell'Istituto delle Arti di Trento e Rovereto.
Mostra sul manifesto - in particolare quello turistico e termale - quale mezzo di espressione turistica.
"Un viaggio in Italia attraverso i segni della presenza mafiosa, attraverso la loro visibilità o invisibilità".
Una nuova mostra dedicata alla città di Trento e al parco di Piazza Dante.
44 fotografie scattate da Pierluigi Faggion all'interno dell'ex Italcementi di Trento.
Cento ritratti di giovani professionisti trentini. Un modo originale per indurre una riflessione critica sul mondo lavorativo attuale.
Un modo di raccontare la montagna attraverso i documenti audiovisivi, le testimonianze e le fotografie del passato.
Percorso espositivo che dà conto delle farmacopee più importanti nella storia della farmacia in territorio italiano.
Opere di 75 fotografi provenienti da tutte le aree del Tirolo storico.
Mostra che ricostruisce il fenomeno dell'emigrazione dalla Valle di Non tra la fine dell'Ottocento e gli anni settanta del Novecento.
Percorso fotografico attraverso alcuni importanti fatti di cronaca apparsi sul giornale l'Adige tra il 1955 e il 1972.
In mostra le opere di Carlo Zinelli, un grande artista che, se non avesse "incontrato" la malattia, forse non avrebbe mai dipinto.
Mostra fotografica di Paolo Sandri, che offre una visione originale delle ferite e delle incisioni sul territorio.
Mostra sui Mondiali di sci nordico che si sono tenuti in Val di Fiemme nel 1991 e nel 2003.
Mostra che ripercorre l'esistenza di padre Giuseppe Placido Nicolini, distintosi, tra l'altro, per aver salvato la vita a numerosi ebrei.
"Ritorno sul Don" mette in scena la campagna di Russia intrapresa dall’esercito italiano (230.000 uomini) nell’estate del 1941 e conclusasi con la tragica ritirata nel gennaio del 1943.
Settanta fotografie scattate dal grande reporter sui conflitti più recenti.
Mostra che desidera dare un quadro di come il fumetto italiano si è confrontato con la storia, la cronaca e la ricostruzione storica dell’Italia dall’Unità ad oggi.
Mostra sulla storia del trasporto pubblico in Trentino.
Medaglie olimpiche, coppe del mondo, sci e pettorali: in mostra a Le Gallerie di Piedicastello (TN) gli oggetti appartenuti ai campioni della storia dello sci italiano e non solo.
Mostra che presenta i risultati di alcuni dei principali progetti di ricerca svolti negli ultimi anni all'interno del Centro di documentazione sulla storia dell'emigrazione trentina, nato nel 2004 come settore tematico della Fondazione Museo storico del Trentino.
Una mostra sullo spazio, l'ambiente, i luoghi dove il cibo è prodotto e consumato.
Una mostra itinerante sulle presenza femminile nella cooperazione trentina
Mostra documentaria sulla realizzazione dell’impianto idroelettrico sul torrente Leno di Speccheri-Maso Corona, con fotografie e filmati d’epoca.
Un itinerario cronologico che guida il pubblico nella lettura delle principali tappe della storia dell’Ospedale Psichiatrico di Pergine Valsugana (1882-2002).
Mostra che, attraverso l'esposizione di fotografie, oggetti, documenti d'archivio e installazioni multimediali, ripercorre l'antico quartiere del Sas a Trento, demolito negli anni trenta del Novecento
Percorso espositivo fotografico e cartografico che pone sotto una diversa e più approfondita luce i «rastrellamenti antipartigiani» organizzati dalle forze di occupazione nazifasciste tra l’estate e l’autunno 1944 lungo la zona di confine tra il Veneto e l'Alpenvorland.
Che cos’è la distillazione? Quando e come si sviluppa questa pratica? Come funziona? Quali sono gli strumenti necessari per realizzarla? Quali gli ingredienti vegetali utilizzati e quali i risultati?Sono solo alcune delle domande a cui la mostra DiSTILLA InSTILLA cerca di rispondere.
Mostra fotografica che racconta, attraverso cinque modalità dell'obiettivo, la città che cambia, mai più uguale a se stessa, la città che fa fatica e fa festa.
Mostra che ripercorre trent'anni di storia del costume trentino attraverso l'amore per il cinema e la ripresa amatoriale in 8 mm.
Ritorno sul Don mette in scena la campagna di Russia intrapresa dall’esercito italiano (230.000 uomini) nell’estate del 1941 e conclusasi con la tragica ritirata nel gennaio del 1943. Nella Galleria nera il percorso cronologico svolge una per una le tappe dell’invasione e dell’occupazione del territorio sovieticonel contesto della “guerra di sterminio” di chiarata dalla Germania. L’allestimento nella Galleria bianca ricostruisce l’immaginario coevo e la successiva memoria individuale e collettiva.
La mostra si propone di analizzare l’ampio processo di unificazione dello Stato nazionale mettendo in evidenza i piani differenti sui quali si articola il percorso risorgimentale italiano.
La mostra è dedicata a una strada molto significativa di Trento, via Verdi. Questa strada ha una particolarità: è stata costruita in un momento preciso, alla fine dell’Ottocento e porta ancora i segni che consentono di comprendere lo spirito di quel tempo. Per tracciare la linea della nuova via, chiamata allora Alessandro Vittoria, vengono addirittura abbattute le mura e una casa posta di fronte al Duomo. La modernità della strada è nella sua forma – ordinata, simmetrica – e nelle funzioni che vi hanno trovato posto: scuola pubblica, cultura, lavoro.
La farmacia Maturi e la mostra costruita intorno ad essa rappresentano il primo nucleo di una più ampia esposizione dedicata alla storia della professione farmaceutica in Trentino, a sua volta parte di un più ambizioso progetto che vede in Brentonico e nel suo palazzo lo snodo principale di un centro iniziative dedicato ai temi della storia della farmacia, delle arti sanitarie e del concetto di benessere declinati in chiave inter/multidisciplinare.
Mostra fotografica di Giulio Malfer sui partigiani
Mostra dedicata ai canti di trincea durante la Grande Guerra.
Riaprono Le Gallerie, lungo la vecchia tangenziale, sotto il Doss Trento, a Piedicastello con le mostra "Storicamente ABC" e "L'invenzione di un territorio".
Percorso espositivo che, attraverso le pagine del più diffuso giornale locale dell'epoca, riporta alla luce quello che accadde a Trento tra il 1955 e il 1965, un periodo di profondo mutamento che incise sulla forma urbana della città e sui suoi abitanti.
In un ambiente che profuma di essenze, olii ed erbe aromatiche e medicinali, un percorso stimolante e suggestivo attraverso le virtù delle piante nella concezione tardo medievale.
Nascere e crescere in montagna, l'infanzia e la fanciullezza nei giorni di scuola, il gioco, la formazione, le attività domestiche e lavorative: questa mostra ricostruisce un mondo contadino e montanaro che oggi esiste solo nella memoria dei più anziani.
Un nuovo evento espositivo dedicato alle straordinarie ricchezze botaniche del territorio dell’Altopiano e alla storia della farmacia.
Dal 25 maggio l'artista Omar Garcia ha avviato la realizzazione del grande murale dedicato all’autonomia, all'interno della Galleria bianca. Contestualmente sono arrivate al Museo storico del Trentino le adesioni di altri artisti che collaboreranno al laboratorio della cosiddetta “Officina dell’autonomia”.
Esposizione fotografica che testimonia con immagini storiche, memorie e documenti, la vita dei "Casoni", le case popolari costruite negli anni venti del Novecento.
Riprendono le attività nelle Gallerie di Piedicastello, che confermano la loro vocazione di luogo di rappresentazione della storia e della memoria, ma anche di formazione, sperimentazione e partecipazione.
Un percorso attraverso immagini storiche, memorie e documenti per ricordare quando il fiume Adige lambiva il quartiere di S. Martino.
Il percorso espositivo intende offrire elementi di lettura in grado di inserire l'episodio della sollevazione hoferiana nella più vasta storia della valle di Fiemme, della sua Comunità e della sua popolazione.
Mostra delle fotografie di Enrico Unterveger, anch'egli internato nel campo di concentramento di Katzenau.
La mostra "La città romanzo: sei luoghi di Trento si raccontano" raccoglie la storia di alcuni punti della città ritenuti particolarmente significativi perché in grado di evocare e rendere il clima politico e culturale che si respirava a Trento nei primi anni del Novecento.Torre Vanga ospita in quest'occasione un allestimento innovativo, che attraverso rivisitazioni video e sonore, propone nuove modalità di divulgazione storica.
L’esposizione «Provato e certo: rimedi segreti tra scienza e tradizione» vuol essere un’occasione per avvicinare alla conoscenza di un particolare «genere letterario», meglio noto come letteratura dei segreti.
Le Gallerie rappresentano al contempo un evento espositivo sulla storia della prima guerra mondiale e un esperimento per comunicare e rivivere il passato attraverso nuove modalità.
"Popolo scomparso" è sicuramente un'espressione forte. Fisicamente venne lacerato durante il conflitto. Immediatamente dopo iniziò la sua rimozione dalla memoria collettiva.