Tra le finalità della Fondazione vi è quella, sicuramente strategica, dell’organizzazione e allestimento di mostre temporanee.Un’importante risorsa attraverso la quale valorizzare il lavoro di ricerca e di costante raccolta di documentazione cartacea, iconografica e oggettistica; uno strumento, anche, per instaurare e rafforzare le relazioni con il territorio.Lo spazio espositivo principale è rappresentato da Le Gallerie, ma molti allestimenti sono ospitati anche in altri luoghi del territorio.
Mostre virtuali
Un percorso espositivo allestito in occasione del cinquantesimo anniversario della Marcialonga (1971-2021) per la valorizzare la storia di questo evento sportivo e per sottolineare la sua importanza, oggi, in Trentino e a livello internazionale.
[MOSTRA CONCLUSA] - Oltre 60 fotografie conservate nel Centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Spilimbergo scattate prima, durante e dopo il crollo della barriera-simbolo di un’epoca. Accompagnate da testi, didascalie d’autore e video, le immagini ci raccontano di un muro che ormai non esiste più e di altri che, invece, continuano a dividere il mondo.
[MOSTRA CONCLUSA] - Un progetto artistico del fotografo Tommaso Bonaventura, sviluppato in collaborazione con la curatrice Elisa Del Prete, in occasione dei 30 anni dalla caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989).
[MOSTRA CONCLUSA] - Mostra che racconta uno dei grandi cambiamenti che investono la città di Trento nella seconda metà dell'Ottocento: l'amministrazione della giustizia e la progettazione delle carceri.
Un percorso storico che si svolge all’interno del Castello del Buonconsiglio alla scoperta di quegli avvenimenti storici, legati alle lotte risorgimentali e alla prima guerra mondiale, che hanno segnato la storia del Trentino fino alla sua unione all’Italia nel 1918.
Percorso espositivo sulla storia del turismo a partire dalla seconda metà dell'Ottocento a passo della Mendola, nei paesi dell'Alta Val di Non e in quelli della Predaia.
Percorso espositivo che propone una lettura del periodo 1935-1945 in un’ottica locale, evidenziando gli effetti che questo decennio produsse nelle province di Trento, Bolzano e nel Land Tirol.
La mostra - anche grazie alle opere di Calisto Peretti, artista belga di origini italiane, che dedicò parte della propria vastissima produzione alle agghiaccianti condizioni di lavoro e di vita dei minatori - racconta i principali aspetti della drammatica vita in miniera di cui migliaia di emigrati, trentini ed italiani, furono protagonisti in Belgio nell’immediato secondo dopoguerra.
Mostra che racconta la vita di chi è rimasto a Trento durante la prima guerra mondiale, ma vede cambiare completamente la geografia della sua città.
Mostra che si sviluppa lungo il Lago di Serraia (Tn), dedicata all'acqua come forza vitale, come energia, come risorsa attrattiva ma anche come elemento che va governato.
Mostra incentrata sulle condizioni psico-fisiche vissute durante la prima guerra mondiale da milioni di combattenti, dentro e oltre le fasi del conflitto e senza particolari sottolineature circa l'appartenenza a uno schieramento nazionale piuttosto che a un altro.
Alcuni progetti architettonici dedicati alla città di Trento: ai progetti mai realizzati si affiancano proposte che forse troveranno un giorno la loro concretizzazione.
Trentasei immagini realizzate dal fotografo Luca Chiste e dedicate al quartiere di Trento progettato da Renzo Piano: un insieme di architetture e di spazi urbani che meritano di essere guardati con attenzione dal punto di vista estetico, sociale e paesaggistico.
Mostra didattica che propone uno sguardo d’insieme sul paesaggio del Trentino.
Mostra che propone un percorso multimediale e interattivo di esplorazione e scoperta delle fonti orali come strumento di ricerca storiografica in Italia.
Mostra fotografica di Piero Cavagna e Guido Malfer che racconta il dramma di chi ha perso il lavoro e di chi ha ritrovato serenità e dignità con questa nuova occupazione.
45 fotografie che documentano il lavoro delle équipe mediche di Emergency in Afghanistan.
Un viaggio nella rappresentazione cinematografica della prima guerra mondiale dal 1914 ai giorni nostri.
Mostra fotografica che racconta la tragedia della guerra per quello che è, entrando nella vita di chi la subisce, analizzandone i risvolti geo-politici e umani, tracciandone la continuità in 100 anni di follia.
Mostra realizzata nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario della Grande Guerra, che indaga le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto e le condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella prima guerra mondiale.
Percorso espositivo che racconta la storia del ciclismo in Trentino dal 1885 in poi, soffermandosi sui grandi campioni, sulle biciclette e sulle storie di ciclismo legate alla nascita di questo sport.
La mostra che, attraverso l'esposizione di oggetti, documenti e fogli di erbario, documenta il profilo biografico di alcuni speziali e farmacisti e le loro appassionate indagini sul territorio trentino.
24 opere scultoree dell'artista trentino Ermete Bonapace.
Attraverso indicatori come l’occupazione, i consumi, la motorizzazione e il tempo libero la mostra intende cogliere il mutamento in corso in Trentino, a Trento, nei suoi sobborghi tra l’inizio degli anni cinquanta e i primi anni sessanta,
44 fotografie scattate da Pierluigi Faggion all'interno dell'ex Italcementi di Trento.
Un percorso fotografico sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante gli ultimi anni.
Oggetti, videointerviste, storie che raccontano la vita in epoca comunista.
Percorso fotografico e informativo sulla fabbrica trentina che, in seguito all’incendio del 1978, che avrebbe potuto contaminare l’intera città
Una nuova mostra dedicata alla città di Trento e al parco di Piazza Dante.
Mostra che racconta come i bambini di tutta Europa furono prima coinvolti nel conflitto e poi come questo fu loro ricordato attraverso le nuvole dei fumetti.
Una mostra che celebra la passione dei trentini per la bicicletta, nata nel lontano ’800 con l’arrivo delle prime due ruote. Al centro dell’esposizione, la storia del ciclismo e la straordinaria vicenda umana di Gino Bartali, protagonista di tante salite e di grandi sfide sulle montagne del Trentino.
Oltre 70 storie di giovani israeliani e palestinesi raffigurate con varie tecniche espressive dagli studenti dell'Istituto delle Arti di Trento e Rovereto.
Mostra sul manifesto - in particolare quello turistico e termale - quale mezzo di espressione turistica.
Una mostra itinerante sulle presenza femminile nella cooperazione trentina
"Un viaggio in Italia attraverso i segni della presenza mafiosa, attraverso la loro visibilità o invisibilità".
Un modo di raccontare la montagna attraverso i documenti audiovisivi, le testimonianze e le fotografie del passato.
Un itinerario cronologico che guida il pubblico nella lettura delle principali tappe della storia dell’Ospedale Psichiatrico di Pergine Valsugana (1882-2002).
Cento ritratti di giovani professionisti trentini. Un modo originale per indurre una riflessione critica sul mondo lavorativo attuale.
Opere di 75 fotografi provenienti da tutte le aree del Tirolo storico.
Mostra che ricostruisce il fenomeno dell'emigrazione dalla Valle di Non tra la fine dell'Ottocento e gli anni settanta del Novecento.
Percorso fotografico attraverso alcuni importanti fatti di cronaca apparsi sul giornale l'Adige tra il 1955 e il 1972.
Percorso espositivo che dà conto delle farmacopee più importanti nella storia della farmacia in territorio italiano.
Mostra che desidera dare un quadro di come il fumetto italiano si è confrontato con la storia, la cronaca e la ricostruzione storica dell’Italia dall’Unità ad oggi.
In mostra le opere di Carlo Zinelli, un grande artista che, se non avesse "incontrato" la malattia, forse non avrebbe mai dipinto.
Medaglie olimpiche, coppe del mondo, sci e pettorali: in mostra a Le Gallerie di Piedicastello (TN) gli oggetti appartenuti ai campioni della storia dello sci italiano e non solo.
Mostra sulla storia del trasporto pubblico in Trentino.
Mostra fotografica di Paolo Sandri, che offre una visione originale delle ferite e delle incisioni sul territorio.
Mostra sui Mondiali di sci nordico che si sono tenuti in Val di Fiemme nel 1991 e nel 2003.
"Ritorno sul Don" mette in scena la campagna di Russia intrapresa dall’esercito italiano (230.000 uomini) nell’estate del 1941 e conclusasi con la tragica ritirata nel gennaio del 1943.
Mostra che ripercorre l'esistenza di padre Giuseppe Placido Nicolini, distintosi, tra l'altro, per aver salvato la vita a numerosi ebrei.
Settanta fotografie scattate dal grande reporter sui conflitti più recenti.
Mostra che, attraverso l'esposizione di fotografie, oggetti, documenti d'archivio e installazioni multimediali, ripercorre l'antico quartiere del Sas a Trento, demolito negli anni trenta del Novecento
Mostra che racconta la storia del ciclismo in Trentino dal 1885 al 1985.
Mostra che presenta i risultati di alcuni dei principali progetti di ricerca svolti negli ultimi anni all'interno del Centro di documentazione sulla storia dell'emigrazione trentina, nato nel 2004 come settore tematico della Fondazione Museo storico del Trentino.
Ritorno sul Don mette in scena la campagna di Russia intrapresa dall’esercito italiano (230.000 uomini) nell’estate del 1941 e conclusasi con la tragica ritirata nel gennaio del 1943. Nella Galleria nera il percorso cronologico svolge una per una le tappe dell’invasione e dell’occupazione del territorio sovieticonel contesto della “guerra di sterminio” di chiarata dalla Germania. L’allestimento nella Galleria bianca ricostruisce l’immaginario coevo e la successiva memoria individuale e collettiva.
Una mostra sullo spazio, l'ambiente, i luoghi dove il cibo è prodotto e consumato.
Mostra documentaria sulla realizzazione dell’impianto idroelettrico sul torrente Leno di Speccheri-Maso Corona, con fotografie e filmati d’epoca.
Che cos’è la distillazione? Quando e come si sviluppa questa pratica? Come funziona? Quali sono gli strumenti necessari per realizzarla? Quali gli ingredienti vegetali utilizzati e quali i risultati?Sono solo alcune delle domande a cui la mostra DiSTILLA InSTILLA cerca di rispondere.
Percorso espositivo fotografico e cartografico che pone sotto una diversa e più approfondita luce i «rastrellamenti antipartigiani» organizzati dalle forze di occupazione nazifasciste tra l’estate e l’autunno 1944 lungo la zona di confine tra il Veneto e l'Alpenvorland.
Mostra fotografica che racconta, attraverso cinque modalità dell'obiettivo, la città che cambia, mai più uguale a se stessa, la città che fa fatica e fa festa.
Mostra che racconta la nascita e l’evoluzione delle ciaspole, inizialmente considerate un mezzo di spostamento utilizzato per soddisfare i bisogni di prima necessità, divenute poi una forma di divertimento e di sport invernale.
Mostra fotografica che offre per la prima volta una completa rappresentazione del paesaggio trentino alla fine del primo conflitto mondiale.
Scatti del fotoreporter Marco Longari, che desiderano stimolare una riflessione sulle dinamiche dei conflitti contemporanei e sul cammino culturale che la nostra società deve intraprendere per una loro possibile risoluzione pacifica.
La farmacia Maturi e la mostra costruita intorno ad essa rappresentano il primo nucleo di una più ampia esposizione dedicata alla storia della professione farmaceutica in Trentino, a sua volta parte di un più ambizioso progetto che vede in Brentonico e nel suo palazzo lo snodo principale di un centro iniziative dedicato ai temi della storia della farmacia, delle arti sanitarie e del concetto di benessere declinati in chiave inter/multidisciplinare.
Mostra che ripercorre trent'anni di storia del costume trentino attraverso l'amore per il cinema e la ripresa amatoriale in 8 mm.
La mostra si propone di analizzare l’ampio processo di unificazione dello Stato nazionale mettendo in evidenza i piani differenti sui quali si articola il percorso risorgimentale italiano.
Riaprono Le Gallerie, lungo la vecchia tangenziale, sotto il Doss Trento, a Piedicastello con le mostra "Storicamente ABC" e "L'invenzione di un territorio".
Novanta fotografie scattate da un giovane ufficiale di origini trentine, Carlo Felice Garbini, in cui scorrono le istantanee di una fra le più note e dibattute spedizioni di esplorazione di tutti i tempi: il viaggio al Polo Nord del dirigibile Italia, ispirato e condotto dal generale Umberto Nobile nel 1928.
Reportage fotografico di Paolo Sandri, che ritrae la città di Trento in un irripetibile momento di trasformazione.
Oltre 100 fotografie scattate tra il 1958 e il 1998 in paesi come la Yugoslavia, la Cambogia, Israele, il Bangladesh, il Biafra, l'Afghanistan. Ma anche un percorso narrativo e multimediale che testimonia come la guerra sia conflitto, lotta, opposizione, disperazione e miseria.
Mostra che cerca, attraverso differenti linguaggi espressivi, di trovare nuove forme produttive, stili di vita e modelli di consumo.
La mostra che racconta la storia dell'emigrazione italiana oltre Atlantico, seguendo un percorso che va dalle prime partenze sulle "carrette del mare" degli ultimi decenni dell'800, fino ai nostri giorni.
La mostra è dedicata a una strada molto significativa di Trento, via Verdi. Questa strada ha una particolarità: è stata costruita in un momento preciso, alla fine dell’Ottocento e porta ancora i segni che consentono di comprendere lo spirito di quel tempo. Per tracciare la linea della nuova via, chiamata allora Alessandro Vittoria, vengono addirittura abbattute le mura e una casa posta di fronte al Duomo. La modernità della strada è nella sua forma – ordinata, simmetrica – e nelle funzioni che vi hanno trovato posto: scuola pubblica, cultura, lavoro.
Mostra fotografica di Giulio Malfer sui partigiani
Percorso espositivo che, attraverso le pagine del più diffuso giornale locale dell'epoca, riporta alla luce quello che accadde a Trento tra il 1955 e il 1965, un periodo di profondo mutamento che incise sulla forma urbana della città e sui suoi abitanti.
Mostra dedicata ai canti di trincea durante la Grande Guerra.
Il percorso espositivo intende offrire elementi di lettura in grado di inserire l'episodio della sollevazione hoferiana nella più vasta storia della valle di Fiemme, della sua Comunità e della sua popolazione.
Un nuovo evento espositivo dedicato alle straordinarie ricchezze botaniche del territorio dell’Altopiano e alla storia della farmacia.
Nascere e crescere in montagna, l'infanzia e la fanciullezza nei giorni di scuola, il gioco, la formazione, le attività domestiche e lavorative: questa mostra ricostruisce un mondo contadino e montanaro che oggi esiste solo nella memoria dei più anziani.
In un ambiente che profuma di essenze, olii ed erbe aromatiche e medicinali, un percorso stimolante e suggestivo attraverso le virtù delle piante nella concezione tardo medievale.
Riprendono le attività nelle Gallerie di Piedicastello, che confermano la loro vocazione di luogo di rappresentazione della storia e della memoria, ma anche di formazione, sperimentazione e partecipazione.
Dal 25 maggio l'artista Omar Garcia ha avviato la realizzazione del grande murale dedicato all’autonomia, all'interno della Galleria bianca. Contestualmente sono arrivate al Museo storico del Trentino le adesioni di altri artisti che collaboreranno al laboratorio della cosiddetta “Officina dell’autonomia”.
Esposizione fotografica che testimonia con immagini storiche, memorie e documenti, la vita dei "Casoni", le case popolari costruite negli anni venti del Novecento.
Un percorso attraverso immagini storiche, memorie e documenti per ricordare quando il fiume Adige lambiva il quartiere di S. Martino.
La mostra "La città romanzo: sei luoghi di Trento si raccontano" raccoglie la storia di alcuni punti della città ritenuti particolarmente significativi perché in grado di evocare e rendere il clima politico e culturale che si respirava a Trento nei primi anni del Novecento.Torre Vanga ospita in quest'occasione un allestimento innovativo, che attraverso rivisitazioni video e sonore, propone nuove modalità di divulgazione storica.
Mostra delle fotografie di Enrico Unterveger, anch'egli internato nel campo di concentramento di Katzenau.
L’esposizione «Provato e certo: rimedi segreti tra scienza e tradizione» vuol essere un’occasione per avvicinare alla conoscenza di un particolare «genere letterario», meglio noto come letteratura dei segreti.
Le Gallerie rappresentano al contempo un evento espositivo sulla storia della prima guerra mondiale e un esperimento per comunicare e rivivere il passato attraverso nuove modalità.
"Popolo scomparso" è sicuramente un'espressione forte. Fisicamente venne lacerato durante il conflitto. Immediatamente dopo iniziò la sua rimozione dalla memoria collettiva.